«E’ necessario un cambio di mentalità per i commercianti di prodotti per l’agricoltura. Non bisogna più collocare al primo posto le proprie singole esigenze, ma è venuto il momento di pensare più in grande e di guardare ai problemi della categoria. La coesione porta più facilmente alla soluzione dei nostri problemi e ci conferisce più forza nel momento di confronto con le istituzioni». Con queste parole il presidente Fabio Manara ha aperto oggi (22 novembre) a Bologna il primo dei convegni Compag 2018 (il secondo si terrà a Cassino, in provincia di Frosinone, il 6 dicembre prossimo), incitando i soci Compag a impegnarsi in maniera più concreta all’interno dell’associazione.
«Siamo cresciuti, sediamo in diverse commissioni, facciamo parte di un’associazione europea (Coceral) e abbiamo rapporti importanti con molte associazioni come Agrofarma, Confagricoltura e Agrinsieme - ha continuato Manara - e, se ci impegniamo, abbiamo le carte in regola per fare sentire la nostra voce nelle sedi giuste. Sono convinto che il dialogo con il mondo agricolo si possa aprire a 360°, e in questo il cambio al vertice di Coldiretti ci potrà sicuramente venire incontro».
Manara ha colto anche l’occasione per assicurare la platea di non avere niente a che fare con la questione esplosa a Verona qualche giorno fa sul falso bio nella quale sarebbe rimasto suo mal grado invischiato. (vedi notizia sull'Arena di Verona)
Molti problemi irrisolti
«Purtroppo dai Ministeri solo segnali negativi alle varie lettere inviate da Compag - ha ricordato Piero Catellani, responsabile dei rapporti istituzionali di Compag -. Nessuna risposta per la questione dei prodotti non professionali, per la gestione dei prodotti etichettati con la precedente normativa e per il cambio di titolarità (accorpamenti di ditte), mentre la revisione del Pan procede a rilento».
Come ha evidenziato il direttore Compag Vittorio Ticchiati il rinnovo del Pan ha una scadenza di 5 anni e dovrebbe essere rivisto entro il 22 gennaio prossimo, ma siamo ben lontani da onorare questa data. «Restano oltretutto sospese molte questioni - avverte Ticchiati -,
non ultima la mancanza di un reciproco riconoscimento della validità dei patentini fra le varie regioni».
In alto mare anche il progetto "Refit" di semplificazione per quanto riguarda la questione delle politiche europee in materia di prodotti fitosanitari, come ha ricordato il vicepresidente di Agrofarma, Alberto Dezza. «Fra l’altro - ha ricordato Dezza - , se vogliamo ottenere qualche risultato concreto abbiamo bisogno di armonizzare i differenti approcci e interpretazioni normative dei singoli Stati membri».
Nuovi progetti di Compag
In questo contesto, quantomeno confuso Compag si sta dando da fare per offrire nuovi servizi ai propri soci. Fra questi, come ha evidenziato Edoardò Musarò, si evidenziano quattro iniziative: una piattaforma per le emergenze fitosanitarie, l’ampliamento del database normativo con tutti i provvedimenti della Ue, l’organizzazione di visite guidate dei commercianti italiani per vedere cosa fanno i loro colleghi all’estero e un nuovo accordo per l’accesso al credito (annosa questione…).
Il convegno si è concluso con la presentazione del Coceral (associazione europea con sede a Bruxelles che rappresenta il commercio di cereali, riso, semi oleosi, olii, olio d’oliva, mangimi animali, prodotti per l’agricoltura), a cui aderisce Compag, da parte di Cristina Dalla Bona, funzionario dell’associazione, e con una breve tavola rotonda a cui hanno partecipato alcuni rappresentanti di associazioni nazionali: Hazel Doonan (AIC – UK), Michael Cisak e Piotr Godlewski (Polsor – Polonia), Sandrine Hallot (FNA – Francia) e José M. Poch (Fedisprove – Spagna).
«Le attività di Coceral - ha detto dalla Bona - comprendono vari ambiti quali la diffusione di informazioni (relativamente a politiche, proposte legislative, sviluppo dei regolamenti e possibile impatto sul settore specifico, analisi di mercato e previsioni di raccolto), attività di lobbying presso le istituzioni europee. L’associazione si occupa, infatti, di interagire con gli ufficiali della Ue e i rappresentanti dei Paesi terzi, crea alleanze nella supply chain, si interfaccia con le organizzazioni extra europee, e informa i rappresentanti delle istituzioni europee sul ruolo del commercio e dei membri in tutti gli step della supply chain».