Riflettori sui contoterzisti che sono una componente essenziale della filiera agroalimentare. Nonostante l’emergenza coronavirus the show must go on anche per le semine primaverili e le necessarie operazioni di lavorazione dei terreni. Anche questa è #AgricolturaCheResiste. In questa stagione entrano in campo i contoterzisti chiamati, ad esempio, a preparare le semine del mais e a lavorare per bene i campi nelle aziende agricole. Ovvio che i conterzisti devono potersi muovere per raggiungere con i mezzi agricoli necessari l'azienda agricola.
Che cosa prevede il dpcm del 22 marzo
Ma questa categoria dei contoterzisti possono muoversi e operare in base al dpcm del 22 marzo che stabilisce quali sono le attività essenziali? In Lombardia risponde a Terra è Vita la Confagricoltura regionale: «L’articolo 1, comma 1, lettera D, stabilisce che sono sempre consentite le attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere di cui all’allegato 1 che comprende anche l’agricoltura. Previa, tuttavia, comunicazione al prefetto. L’attività del contoterzista è quindi ammessa».
«Funziona un po’ come quando c’era la zona rossa di Codogno e Comuni limitrofi nel lodigiano a fine febbraio. All’epoca - spiega sempre Confagricoltura Lombardia - l’azienda agricola era tenuta a comunicare al prefetto la necessità di mangime, di disinfettanti o di un pezzo di ricambio con il principio del silenzio assenso per poter operare. Ora è lo stesso, ma è il contoterzista che deve presentare la comunicazione di inizio attività presso l’azienda agricola che gli ha commissionato il lavoro e in virtù dello stesso principio di silenzio assenso è autorizzato a iniziare l’attività e recarsi con i propri mezzi agricoli nel luogo di lavoro».