Liquidità alle aziende agricole che non hanno le caratteristiche per accedere ad altre forme di finanziamento, cioè non sono "bancabili", con programmi di microcredito agricolo. Ma anche favorire l’utilizzo di tutti gli strumenti propri del microcredito e della microfinanza, per sostenere imprese e famiglie soprattutto in questo momento di emergenza a causa del Coronavirus. È l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato in una videoconferenza dal presidente di Cia-Agricoltori Italiani Dino Scanavino e dal presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito (Enm) Mario Baccini.
Facilitare l'accesso al credito
Il protocollo, che avrà durata di tre anni, vuole facilitare l’accesso al credito per cittadini e produttori, nonché supportare le esigenze finanziarie delle aziende agricole, ad esempio attraverso l’anticipazione dei fondi Ismea.
«Siamo consapevoli di quanto la liquidità per le imprese sia essenziale, ora, per proseguire le attività – hanno dichiarato i presidenti Scanavino e Baccini –. L’accordo è un mezzo per sostenere le aziende in una fase di grande difficoltà, così come le famiglie più esposte».
Tra gli obiettivi dell’intesa tra Cia e Enm, infatti, c’è anche l’inclusione sociale e finanziaria delle persone in condizione di particolare vulnerabilità, attraverso la promozione del microcredito sociale.
Occasione per gli imprenditori agricoli più giovani
Le due organizzazioni si impegnano a promuovere e agevolare, in particolare, le attività di finanziamento alle microimprese agricole tramite lo strumento del microcredito rurale assistito dalla garanzia Ismea. Si tratta di una fidejussione pari al 70% dell'importo del prestito che sale all'80% in caso di agricoltori under 41. L'importo massimo erogabile con il microcredito è di 25mila euro, ai quali si possono aggiungere altri 10mila euro dopo il pagamento regolare delle prime sei rate del prestito iniziale. La cifra si può restituire in un periodo massimo si 7 anni (84 mesi) compreso un periodo di pre ammortamento.
Secondo il protocollo d’intesa, Cia ed Ente Nazionale per il Microcredito potranno anche fare attività di analisi e ricerca e studi finalizzati a individuare nuove soluzioni e nuovi prodotti di supporto ai cittadini e alle imprese. In più, per promuovere l’educazione finanziaria e lo sviluppo della cultura imprenditoriale, realizzeranno insieme attività convegnistiche, focus group e attività seminariali; corsi di formazione; corsi di master o corsi executive in materia di microfinanza e finanza d’impatto; iniziative congiuntamente realizzate e sostegno della divulgazione dei propri principi e valori; presentazione di policy paper presso gli organismi istituzionali e non, ai diversi livelli di governance.