Anche al latte di bufala va qualcosa del decreto filiere. Il 5 maggio 2020, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto ministeriale 3 aprile 2020 "Istituzione del Fondo per la competitività delle filiere", che prevede, oltre a un supporto per mais, legumi e soia (leggi qui) e per il latte ovino (leggi qui), un sostegno per il settore del latte di bufala, colpito dall’emergenza sanitaria Covid 19.
Le risorse del Fondo per la competitività per il settore del latte di bufala sono 2 milioni di euro per il 2020.
10 cent per litro di latte di bufala fresco
Il settore del latte bufalino è stato colpito pesantemente dalla riduzione degli scambi commerciali di Mozzarella di bufala Campana DOP, in conseguenza della pandemia Covid-19.
Per sostenere le imprese del settore bufalino, il Decreto ministeriale 3 aprile 2020 ha previsto un aiuto alle imprese di trasformazione del latte bufalino, pari a 10 centesimi di euro per ogni litro di latte di bufala fresco, che sia:
- acquistato senza disdette o sconti sul prezzo ovvero acquistato alle condizioni di mercato o contrattuali presenti prima del 1° marzo 2020;
- successivamente congelato e utilizzato per la produzione di prodotti DOP.
I beneficiari
Pertanto, i beneficiari del sostegno sono le imprese di trasformazione del latte bufalino che abbia acquistato, congelato e utilizzato per la produzione latte di bufala.
Fermo restando il limite massimo di 10 centesimi a litro di latte di bufala, l’importo unitario dell’aiuto è determinato in base al rapporto tra l’ammontare dei fondi stanziati e i litri di latte di bufala per i quali è stata presentata domanda di aiuto.
Come e a chi presentare la domanda
La scadenza della domanda di contributo è il 15 maggio, in coincidenza con la scadenza della Domanda Pac, che – per il 2020 – è stata prorogata al 15 giugno 2020.
Alla domanda sono accluse, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà riportante il numero di litri di latte di bufala così come risultanti dal sistema di tracciabilità e la documentazione fiscale relativa all’acquisto del latte per cui si richiede l’aiuto.
Le domande di aiuto vanno presentate ad Agea, che effettua l’istruttoria, verifica l’ammissibilità in base ai requisiti soggettivi, oggettivi e formali ed eroga il contributo.