Hanno tempo fino al 28 novembre i titolari degli agriturismi costretti a chiudere per le nuove restrizioni imposte per contenere la diffusione del contagio da coronavirus o che hanno subito cali di fatturato nei mesi scorsi, sempre a causa della pandemia, per presentare le domande di contributo messe a disposizione con il "Fondo ristorazione". Le richieste potranno essere inoltrate on line sul Portale della ristorazione o negli uffici postali. Infatti, tra i codici Ateco inseriti nel decreto ci sono anche quelli relativi alla ristorazione connessa alle aziende agricole. A disposizione ci sono 600 milioni di euro.
Come si ottiene il contributo
Ogni azienda agrituristica potrà ottenere un rimborso di un massimo di 10mila euro per gli acquisti di una lista di prodotti alimentari italiani fatti a partire dal 14 agosto 2020. Per dimostrare l'acquisto, bisognerà presentare le fatture. Dopo un primo controllo sarà versato in automatico un anticipo del 90% delle spese sostenute. Verificata la documentazione, saranno emessi i bonifici a saldo del restante 10%.
Per ottenere il rimborso bisogna acquistare almeno tre differenti tipologie di prodotti agricoli o alimentari inseriti nella lista. Il prodotto principale non deve superare il 50% della spesa totale sostenuta e documentata. Il mancato rispetto di questo requisito determina il rigetto della domanda.
Il Mipaaf avverte che l'ordine di presentazione della domanda non dà diritto ad alcuna prelazione sulla erogazione del contributo che verrà concesso solo in base alla corretta compilazione della domanda. Quindi non c'è l'urgenza di presentare la domanda, l'importante è non commettere errori.
Le organizzazioni professionali agricole hanno commentato positivamente la misura.
