Gestione del rischio, centinaia di frutticoltori in campo

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Oltre trecento partecipanti al primo dei due eventi in campo dedicati alle tecnologie di difesa attiva e agli strumenti assicurativi

Una panoramica su tutte le "armi" oggi a disposizione degli imprenditori agricoli per combattere contro avversità climatiche, fitopatie, infestazioni parassitarie e crisi di mercato. Una giornata in frutteto, la prima in presenza dopo due anni di stop a causa della pandemia, dove si è parlato di strumenti assicurativi e tecnologie di difesa attiva indispensabili per progettare e costruire una strategia di gestione del rischio in grado di tutelare gli sforzi che i frutticoltori fanno ogni giorno per portare a casa i raccolti e quindi un reddito adeguato che li ripaghi del loro lavoro.

Questo, in estrema sintesi, il significato della prima delle due giornate intitolate "In campo per la difesa" organizzate da Edagricole insieme ad Asnacodi Italia. Oltre trecento gli imprenditori agricoli presenti l'8 aprile a Jolanda di Savoia (Fe), nel pereto di Bonifiche Ferraresi.

Sette tappe per la difesa attiva e passiva

La giornata è cominciata con un tour guidato in frutteto dove erano state allestite sette stazioni tematiche. Nella prima si è parlato deli obiettivi del miglioramento genetico delle pomacee e dei portinnesti. La genetica può offrire delle risposte ai cambiamenti climatici? In particolare nei confronti di freddo, siccità, ristagni idrici, scottature, salinità?

Il secondo focus ha riguardato stazioni agrometeorologiche e Dss per una gestione mirata del frutteto. L’andamento agrometeorologico ha ripercussioni sulla gestione agronomica: lavorazioni, trattamenti fitosanitari, fertilizzazioni, irrigazioni. La disponibilità di dati meteorologico-climatologici rappresentativi e consistenti permette di ottimizzare le scelte, le azioni e quindi i risultati, applicando risposte modulari e proporzionate a specifiche situazioni, con ricadute in termini di efficacia, di risparmio di risorse, di impatto ambientale.

Il monitoraggio agrometeorologico e l’impiego dei sistemi di supporto decisionale, oltre che per una difesa fitosanitaria di precisione, sono fondamentali per la gestione efficiente della risorsa acqua. Una necessità sempre più impellente visto lo scenario idrologico deficitario in cui ci muoviamo. Questo tema è stato al centro della terza tappa del tour.

La quarta fermata è stata dedicata a uno degli aspetti più critici per la frutticoltura emiliano-romagnola negli ultimi anni: le gelate tardive. Tecnici ed esperti hanno illustrato i sistemi di difesa da predisporre all’interno del frutteto: impianti di irrigazione antibrina, ventole e fonti di calore.

Il quinto cantiere è stato allestito con reti antigrandine, antipioggia e antinsetto. Forse lo strumento più potente per contrastare le avversità climatiche e le fitopatie, ma gli impianti di copertura hanno costi importanti, quindi vanno progettati, realizzati e manutenuti con attenzione.

La sesta proposta presentata ai partecipanti è stata un prototipo di frutteto smart. Infatti, al cambiamento climatico si può rispondere con tecnologie 4.0, specializzate e sostenibili. Un esempio è il meleto "Demo Site" realizzato nell'azienda sperimentale del Dipartimento di Scienze e Tecnolgie Agro-Alimentari (Distal) dell'Università di Bologna, nel quale sono state adottate tutte le innovazioni tecnologiche proposte dal "S3O-Smart, Specialized, Sustainable Orchard" un progetto finanziato dal programma Por Fesr Emilia-Romagna 2014/2020.

Nella settima e ultima tappa si è parlato di strumenti assicurativi. Oggi una strategia di gestione del rischio completa si costruisce utilizzando tutti gli strumenti a disposizione. Le polizze agevolate e i fondi mutualistici da soli non possono bastare, ma sono fondamentali in un'ottica di gestione integrata e diversificazione.

Approfondimenti tecnici ed economici

Nel pomeriggio, dopo il pranzo, si è svolto un convegno durante il quale sono stati fatti approfondimenti tecnici, economici ed agronomici sulle tecnologie di difesa attiva viste in campo durante la mattinata, si è parlato nel dettaglio di polizze agevolate e fondi mautualistici e, nel corso di una tavola rotonda, si è inquadrata la gestione del rischio in un contesto di filiera. A rendere ancora più concreti i ragionamenti fatti, le esperienze di alcuni imprenditori agricoli che nelle loro aziende hanno scelto di fare della gestione del rischio un vero e proprio strumento di lavoro.

Tre i concetti chiave emersi durante la discussione:

1. Programmazione: un'efficace strategia di gestione del rischio non si improvvisa, va programmata

2. Diversificazione: non esiste un solo strumento che protegge a 360 gradi, un piano di difesa efficace si compone di più elementi.

3. Formazione e informazione: per programmare e diversificare bisogna conoscere quali sono e come funzionano le opportunità che si hanno a disposizione, bisogna formarsi e informarsi. Agli imprenditori agricoli spetta il compito di essere curiosi e disponibili a cercare le informazioni, a Edagricole casa editrice e ad Asnacodi come associazione fornitrice di servizi quello di crearle e renderle disponibili.


2a TAPPA Appuntamento il 13 maggio presso la Masseria Fruttirossi srl - contrada Terzo Dieci snc, Castellaneta, TA 74011 - Italia

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Gestione del rischio, centinaia di frutticoltori in campo - Ultima modifica: 2022-04-11T10:21:52+02:00 da Simone Martarello

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