«A seguito delle notizie diffuse dai mezzi di informazione relative a lotti di formule per l’infanzia prodotti in Francia dalla ditta Lactalis che risultano contaminati da salmonelle, si informa che le autorità francesi non hanno comunicato, tramite il sistema di allerta comunitario Rasff, l’esistenza di lotti spediti verso il nostro Paese» è quanto si legge in un comunicato stampa del ministero della Salute italiano diffuso ieri, domenica 14 gennaio, a seguito del ritiro dal mercato in 83 Paesi di "12 milioni di confezioni" di prodotti destinati alla prima infanzia provenienti dalla fabbrica di Craon, nell'ovest della Francia, dopo la scoperta a dicembre di alcuni casi di salmonellosi.
«Il ministero della Salute, a titolo precauzionale, - prosegue il comunicato - ha comunque già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e direttamente con le autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotti interessati e resta in continuo contatto con entrambe attraverso il sistema di allerta comunitario per seguire ogni sviluppo, ricevere aggiornamenti ed eventualmente adottare ogni provvedimento a tutela dei consumator».
In Italia non si sono verificati casi di contaminazione, per ora, e ad oggi sono stati registrati 35 casi di neonati colpiti in Francia, uno in Spagna, mentre un altro in Grecia resta da confermare. Già a dicembre era stato deciso il ritiro di alcuni prodotti dai supermercati, ma ora la misura si estende a tutte le confezioni. L’azienda Lactalis ha fatto sapere che risarcirà tutte le famiglie che hanno subito un danno dalla contaminazione di salmonella e che dall'8 dicembre non si è registrato nessun nuovo caso.