L'acquisto di tabacco più importante degli ultimi anni
«È per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione annunciare oggi che JTI ha deciso di consolidare il proprio legame con l’Italia e la sua filiera tabacchicola, in particolare con il territorio umbro, attraverso l’acquisto di tabacco più importante degli ultimi anni: per il 2022, infatti, non abbiamo confermato l’acquisto di 7.000 tonnellate come lo scorso anno, ma abbiamo rilanciato, acquistandone 8.000 - ha affermato Cervesato -. La nostra volontà di investire nel Paese arriva in un momento di particolare incertezza per il comparto, chiamato oggi ad affrontare grandi sfide per il suo avvenire. In questi mesi, ci siamo impegnati per fornire risposte concrete alle preoccupazioni delle tante aziende storiche della filiera e delle persone che, con il loro lavoro quotidiano, contribuiscono alla costruzione di un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale».
«Semplificare il stema fiscale del settore»
«Da sempre crediamo nel valore che la filiera agricola rappresenta in termini di tradizione, economia e occupazione per tutto il sistema Paese - ha aggiunto -. La filiera del tabacco rappresenta un settore strategico per l'economia italiana e vale il 36% della produzione europea. E' un'eccellenza e per questo deve rappresentare asset strategico per rilancio l'economia. Ecco perché abbiamo voluto assumere il nostro impegno con un investimento complessivo maggiore rispetto a quello degli ultimi anni, che speriamo possa essere incentivato dalla collaborazione delle Istituzioni attraverso una semplificazione del sistema fiscale del settore».
In dieci anni investiti 300 milioni
Il rapporto di collaborazione fra JTI e la filiera tabacchicola italiana è iniziato nel 2012, da quando è stata avviata con il territorio umbro e veneto una relazione di mutuo scambio che ha visto investiti, da allora, oltre 300 milioni di euro. «Ed è anche grazie all’azienda - sottolinea Cervasato - che la produzione di tabacco made in Italy ha raggiunto, col tempo, un altissimo livello di specializzazione, diventando un volano economico soprattutto per l’indotto dell’Alta Valle del Tevere, territorio che impiega più di 2 mila lavoratori».
«Il nostro impegno non si è limitato solo al sostegno economico - puntualizza - abbiamo lavorato per garantire efficienza maggiore e puntando su sostenibilità e qualità del tabacco con particolare attenzione verso fonti di energia rinnovabili, a beneficio dei territori e dei lavoratori in essi impiegati».
Tabacco, «alla filiera serve programmazione sul lungo periodo»
«Il tavolo congiunto Mipaaf - Mef è fondamentale per iniziare un dialogo sulla salvaguardia e il rafforzamento della filiera del tabacco, ma serve programmazione sul lungo periodo», ha specificato il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti.
«Il tabacco è una realtà importante per l’economia agricola: garantisce stabilità, investimenti, occupazione - ha commentato Giansanti-. Apprezziamo l’impegno di JTI all’acquisto di maggiori quantitativi. Considerate le nuove politiche di investimento, ritengo necessario mantenere un dialogo responsabile per non disperdere il patrimonio di conoscenze, di crescita e di investimenti fin qui realizzati».
«In questa fase - ha puntualizzato - è importante dare certezze e tranquillità al settore, attivando misure idonee non solo per i produttori, ma anche per la trasformazione che ha garantito sostenibilità economica ed occupazione».
«C’era la volontà di creare un tavolo sulla filiera, non ci siamo riusciti. Ma oggi vogliamo portare avanti il progetto, così da inserirlo nel programma di lavoro del Governo», ha concluso il sottosegretario del Mipaaf Gian Marco Centinaio.