Areté lo aveva previsto.
La società di analisi economiche e Market intelligence lo dichiarava già più di un mese fa ai DurumDays di Foggia: «Il prezzo del frumento duro è destinato a salire appena dopo i raccolti».
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Annachiara Saguatti, senior market analyst di Areté spiega il perché: «pesa il risicatissimo livello degli stock mondiali, scesi dai 6,7 milioni di t dell’anno scorso ai 5,5 milioni attuali, e si tratta del quarto arretramento consecutivo delle scorte annuali».
Produzione, stime riviste al ribasso
E rispetto a un mese fa le previsioni sul basso livello di offerta sono ulteriormente consolidate dall’andamento non positivo delle coltivazioni di duro nelle pianure del Saskatchewan, in Canada, a causa della siccità». Basso anche il livello di produzione in Africa e quello europeo è previsto sotto gli 8 milioni di t nonostante l’aumento degli investimenti nel nostro Paese.
«Con le prime conferme sui raccolti – spiega Saguatti – sono venute meno anche alcune considerazioni che avevano frenato la domanda, molto attendista nell’ultimo anno».
La domanda non può più attendere
Hanno allora ragione gli agricoltori a gridare alla speculazione?
«A guidare il calo dei consumi nell’ultimo periodo non era solo l’inflazione, ma anche l’attendismo ad esempio delle centrali d’acquisto della gdo che, a causa delle alte quotazioni di prodotti come la pasta, hanno preferito consumare gli stock aspettando a rifornirsi quando i prezzi scendevano».
Una conferma indiretta arriva dalle quotazioni del frumento duro francese, rimasto a lungo su livelli più alti fino all’ultimo riallineamento dei listini italiani.
Il trend rialzista è dunque destinato a tenere?
«Il duro è condizionato soprattutto da ciò che capita oltreoceano: abbiamo visto che le previsioni sulle condizioni di sviluppo del raccolto canadese non sono ideali, ma le semine sono terminate soltanto da poco più di un mese e tutto può ancora cambiare».
tab. 1 Grano duro mondo, le stime | ||
2023/24 | Var.% vs 2022/23 | |
Stock iniziali | 5,5 | -19 |
Produzione | 32,5 | -0,6 |
Export | 9 | 1 |
Consumi | 33,9 | -0,1 |
Stock finali | 4,1 | -25 |
Fonte: elaborazioni da IGC (in milioni di t). Dati aggiornati al 18 luglio 2023. |
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