Le misure anticrisi di Bruxelles sono ammassi da due lire

Vertice di bilancio tra Commissione e primi ministri Ue
La Commissione predispone un pacchetto di misure ambiziose per carne, latte, vino, ortofrutta e dop. Ma mette a disposizione solo i fondi cassa della Pac: meno di 80 milioni di euro. De Castro: «Usare la riserva di crisi»

«Più ambizioni che talento». La Commissione annuncia misure di mercato eccezionali per sostenere le filiere agroalimentari più colpite dall’emergenza Covid 19, ma poi scopre le carte e svela il suo bluff.

Il fondo di cassa della Pac

Ammonta infatti a non più di 75-80 milioni di euro il “gruzzoletto” messo a disposizione dei 27 Paesi Ue per togliere dal mercato cinque tipologie di prodotti (vino, prodotti Dop e Igp, carne, ortofrutta e lattiero caseari) e allentare la pressione al ribasso sui prezzi per i produttori. Niente di più di quello che resta del bilancio di una Pac giunta con il fiato corto alla fine del periodo di programmazione 2014-2020.

Lo svela l’inviato Ansa Angelo di Mambro accedendo a fonti vicino al dossier che sarà presentato domani a Bruxelles dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Una cifra molto lontana dalle aspettative dei ministri dell’agricoltura (clicca per leggere le richieste di Teresa Bellanova) e delle associazioni di categoria che avevano fatto pressione sulla Commissione per l’attivazione di azioni commisurate all’entità dell’emergenza sanitaria ed economica in corso.

Obiettivo celerità con azioni già a fine aprile

«Gli interventi di mercato – fa notare Janusz Wojciechowski, Commissario Ue

Janusz Wojciechowski

all’agricoltura – che stiamo predisponendo si aggiungono alle misure già prese dallo scoppio della crisi e hanno lo scopo di inviare un segnale di stabilità sui mercati». L’obiettivo principale del Commissario polacco è quello di agire rapidamente per dare ossigeno a imprese a corto di liquidità ed evitare ripercussioni sul fronte dei prezzi e delle scorte alimentari.

Le misure in cantiere

Il ventaglio di misure è ampio e si punta ad attivarle entro fine aprile, dopo l'esame e l'approvazione degli Stati:

Assegno da 5mila euro per azienda dai Psr

Tra le proposte anche quella di una somma forfettaria di 5mila euro per ogni azienda, per

sbloccare l'utilizzo dei fondi di sviluppo rurale non impegnati, una proposta che Bruxelles ha fatto circolare già da fine marzo, ma che non tutti gli Stati membri riescono a concretizzare.

Insomma: tante misure per pochi fondi, come annunciato a più riprese dal commissario Wojciechowski.

Le casse della Pac sono prosciugate perché siamo alla fine del periodo finanziario e un nuovo bilancio non è ancora all'orizzonte, ostaggio dei veti incrociati degli Stati.

Per l’embargo russo si stanziarono 1500 milioni

Ma 80 milioni sono una cifra ampiamente insufficiente per attivare misure di  ammasso privato in tutta Europa. «Per assorbire -fa notare Di Mambro - con la stessa '”rete di sicurezza” l'impatto dell'embargo russo del 2014 ci vollero oltre 500 milioni solo per l'ortofrutta e il doppio per il latte».

Ma quella di oggi è una crisi "senza precedenti", dicono dati alla mano i consorzi Dop e Igp della sigla OriGIn. Le cooperative viticole di Italia, Francia e Spagna hanno stimato necessario un intervento da 350 milioni in distillazione di crisi per stabilizzare il mercato.

Riserva di crisi, un tabù da smobilitare

A caccia di liquidità, l'agricoltura europea potrebbe far cadere il tabù della riserva di crisi.

Paolo De Castro

«Il settore, proprio in previsione di situazioni straordinarie, ha accantonato 478 milioni di euro nella riserva di crisi della Pac - spiega l'eurodeputato Paolo De Castro - dobbiamo avere il coraggio di metterli al più presto a disposizione dei produttori». Ipotesi che non piace ad alcuni governi e alle associazioni di categoria perché la riserva di crisi se la pagano gli agricoltori con un taglio lineare di circa l'1% dei pagamenti diretti.

Anticipi Pac e ok agli aiuti di Stato, le misure già attive

A oggi per far fronte alla crisi di cassa delle aziende agricole l'Ue ha alleggerito la burocrazia della Pac, autorizzato anticipi degli aiuti 2020 e la concessione di prestiti fino a 200mila euro con i fondi dello sviluppo rurale, nonchè aumentato a 100mila euro il tetto per gli aiuti di Stato. Ieri l'antitrust Ue ha dato l'ok al piano italiano da 100 milioni di euro.

Le misure anticrisi di Bruxelles sono ammassi da due lire - Ultima modifica: 2020-04-22T23:36:05+02:00 da Lorenzo Tosi

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