«Pronto un emendamento del Governo al decreto Sostegni-bis per stanziare 680 milioni di euro finalizzati al rifinanziamento della cosiddetta Nuova Sabatini».
Lo annuncia Giuseppe L’Abbate, ex sottosegretario e oggi esponente M5S in Commissione Agricoltura alla Camera alla luce dell’annunciato rifinanziamento da parte del Governo dello strumento di incentivi alle imprese "Beni Strumentali - Nuova Sabatini".
Un provvedimento atteso: lo aveva chiesto prima Confagricoltura, poi Copagri (chiedendo l'allargamento anche alla misura Isi agricoltura) e tutte le altre associazioni agricole.
Bruciati i precedenti 93 milioni
L'Abbate aveva infatti denunciato la precoce chiusura dello sportello attivato dal Ministero dello Sviluppo economico, lo scorso 2 giugno, dopo il precoce esaurimento delle disponibilità finanziarie.
«Grazie alle modifiche introdotte nell’ultima Legge di Bilancio - mette in evidenza L’Abbate - che hanno permesso l’erogazione in un’unica tranche del contributo, a fronte delle sei precedenti, si era infatti registrato un boom di richieste nell’ultimo periodo che ha visto prosciugare le risorse a disposizione, pari a 93 milioni di euro». Da qui la decisione del Governo Draghi di alzare la posta in gioco fino a 680 milioni.
Rafforzare la competitività
«Questa misura - conferma L'Abbate - rappresenta uno dei principali strumenti agevolativi nazionali che persegue l’obiettivo di rafforzare il sistema produttivo e competitivo delle piccole e medie imprese, agricole e agroalimentari in particolare, attraverso il sostegno all’acquisto o leasing di macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature, hardware e beni immateriali come software e tecnologie digitali a uso produttivo».
Dal 2014 ad oggi, oltre 67mila imprese hanno potuto beneficiare dei vantaggi di questa legge con un investimento medio di circa 200mila euro per 126.237 domande ricevute e un contributo erogato di circa 2,1 miliardi di euro a fronte di 25 miliardi di euro di finanziamenti concessi dagli istituti bancari.