Pomodoro da industria, un presidio di qualità e legalità

Teresa Bellanova e Maurizio Gardini tra le lavoratrici delle linee di lavorazione del San Marzano A Mesagne
Qualità, innovazione e soprattutto eticità. «Sono le parole chiave per dare opportunità di lavoro e di sviluppo nel Mezzogiorno». La ministra Teresa Bellanova si reca a Mesagne nello stabilimento di Conserve Italia che lavora salse, passati e pelati a marchio Cirio per una visita carica di significati. Il presidente Maurizio Gardini: «Siamo al 25% del prodotto lavorato, puntiamo a 55.000 tonnellate in linea con l’anno scorso. Forte impegno sulla filiera etica»

«Non esistono filiere sporche,
ma solo casi isolati di disonestà
che sporcano la reputazione delle filiere».

Quella del pomodoro da industria è spesso sotto attacco per il caporalato, ma ci sono realtà come Conserve Italia che fanno dell’eticità nei rapporti di lavoro un impegno che guida le relazioni con i soci conferitori e una bandiera per rafforzare la fiducia dei consumatori di tutto il mondo.

Per la Ministra è un ritorno al suo passato

Un impegno che Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole ha riconosciuto questa mattina nel corso della visita, nel bel mezzo della campagna di lavorazione del pomodoro, allo stabilimento di Mesagne (Br) del grande gruppo cooperativo. Una visita carica di significato in un territorio che ha visto la Ministra operare prima come giovane bracciante agricola e poi come affermata dirigente sindacale.

Bellanova, Gardini e Rosetti. Sullo sfondo, nei cassoni, il pomodoro conferito in attesa di lavorazione

«Tenevo particolarmente a questo incontro – ha sottolineato la Ministra– innanzitutto come ringraziamento a quella filiera agroalimentare che non si è mai fermata nemmeno quando abbiamo dovuto bloccare il Paese nel momento più difficile dell’emergenza Covid-19. Qui ci sono donne e uomini che hanno continuato a lavorare in sicurezza, assicurando la produzione di cibo sano e di qualità per le nostre tavole».

Gardini: «L’eticità come impegno»

Maurizio Gardini

«Continuiamo – ha confermato Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia, accogliendo la Ministra - a investire sulla qualità e sull’eticità dei nostri prodotti, anche grazie al coinvolgimento delle nostre grandi Organizzazioni di Produttori ortofrutticole associate del Sud, che sono da anni impegnate nei processi di certificazione etica delle loro produzioni».

A Mesagne le linee di lavorazione sono a pieno regime. In questo storico stabilimento in provincia di Brindisi il Gruppo cooperativo lavora il pomodoro lungo e ciliegino commercializzato in Italia e in 80 Paesi principalmente con i marchi Cirio e Valfrutta.

Esteso su una superficie di 46.000 metri quadrati e con 450 dipendenti stagionali, assunti per questa campagna, lo stabilimento di Mesagne lavorerà quest’anno 55.000 tonnellate di pomodoro proveniente dai 700 ettari coltivati dai soci produttori di Conserve Italia in Puglia e nelle regioni limitrofe.

Una campagna con la novità dei marchi di origine

«Siamo circa al 25% del prodotto lavorato – ha stimato Pier Paolo Rosetti, direttore di Conserve Italia – e, nonostante le piogge di agosto, la campagna si presenta al Sud in linea con quella dell’anno scorso».

Una campagna caratterizzata dall’innovazione di processo e di prodotto. Se la novità più

Una delle linee di trasformato di pomodoro con marchio di origine

significativa dell’anno scorso (leggi qui) era il “Cuor di Pelato”, la polpa fine ottenuta dalla varietà San Marzano particolarmente adatta per la pizza napoletana tradizionale, quella del 2020 è caratterizzata dalla valorizzazione dell’origine con le confezioni di salse, polpe e pelati che riportano in etichetta il riferimento territoriale alla Puglia e al Salento.

Nel corso visita alle linee di lavorazione la ministra Bellanova è stata accolta dal personale composto in maggioranza da donne e, scambiando qualche parola con le lavoratrici, ha potuto verificare l’impegno nel rispetto della parità di genere e della dignità del lavoro femminile.

Un’attenzione che è al centro delle verifiche delle visite ispettive per la certificazione etica di Conserve Italia.

Verso la meccanizzazione totale

Filomena Sacco, presidente della Op Fimagri, uno dei principali conferitori di Conserve Italia al Sud, ha informato che proprio in

Filomena Sacco di Fimagri assieme alla ministra Bellanova

concomitanza con la visita della Ministra era in corso la visita degli ispettori dell’ente terzo Bureau Veritas per lo standard di certificazione etica Sa 8000.

Sacco ha anche confermato che l’innovazione più significativa che caratterizza il lavoro nei campi di pomodoro è l’incremento della quota di raccolta meccanizzata anche nel Mezzogiorno (al Nord quella di Conserve Italia è già pari al 100%). «In particolare abbiamo promosso la meccanizzazione anche per la raccolta del pomodorino grazie all’ausilio di nuove macchine che prevedono anche l’operazione di depicciolatura».

Del resto l’eticità è ormai l’ingrediente più importante per la qualità del pomodoro da industria. Un ingrediente che pare possa essere raggiunto solo con la meccanizzazione integrale. Una circostanza che per la Ministra Bellanova, in virtù della sua storia e del suo recente impegno per la regolarizzazione dei lavoratori anche di questa filiera, può rappresentare una delusione o almeno un problema.

«In realtà rappresenta un’opportunità – ha risposto la Ministra a questa domanda posta da Terra e Vita – perché quando dico che dobbiamo portare più giovani e più donne ad occuparsi di agricoltura non intendo un ritorno alla zappa».

Competenza e professionalità per la sostenibilità sociale della nostra agricoltura

«Il comparto primario italiano – ha continuato la Ministra - richiede sempre più competenza e professionalità: abbiamo bisogno di agricoltura 4.0, di digitale e di meccanica di precisione,  ingredienti determinanti per coniugare sostenibilità ambientale ed economica». «E la meccanizzazione è anche la strada più efficace per ottenere sostenibilità sociale, per ottimizzare il tempo di lavoro e per consentire ai lavoratori del comparto primario di ottenere redditi più dignitosi».

Maurizio Gardini consegna a Teresa Bellanova il libro sulla storia di Cirio

«Spesso – ha aggiunto la ministra - sento parlare di filiere sporche, ebbene lo dico con chiarezza: non esistono filiere sporche, ma solo casi isolati di disonestà che sporcano la reputazione di tante altre realtà virtuose».

«Conserve Italia lo dimostra: in questo territorio rappresenta un presidio di qualità e legalità, un’azienda che rispetta e riconosce i diritti dei lavoratori e continua a stare sul mercato con grande impegno, distribuendo ricchezza nel territorio. Ricordiamoci che le eccellenze del Made in Italy hanno un costo, lavorare nel rispetto delle regole e dell’ambiente assicurando l’eticità dei prodotti richiede un impegno che tutta la filiera deve sapere riconoscere. Dobbiamo lavorare tutti per trasmettere questo fondamentale messaggio ai consumatori».

«Da qui – ha concluso la ministra – dobbiamo infine lanciare un grande messaggio indirizzato soprattutto alle donne e ai giovani del Mezzogiorno: l’agricoltura e la filiera agroalimentare rappresentano una grande opportunità di lavoro e di sviluppo, sono il futuro di questa terra».

Pomodoro da industria, un presidio di qualità e legalità - Ultima modifica: 2020-08-12T22:34:00+02:00 da Lorenzo Tosi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento
Per favore inserisci il tuo nome