Nasce un fondo di stabilizzazione del reddito (Ist), per tutelare il lavoro dei bieticoltori che fanno capo a Coprob, unico produttore di zucchero italiano presente sul mercato con il marchio Italia Zuccheri. Il fondo, strutturato e ideato da Asnacodi Italia, permetterà di mettere al riparo i redditi dei produttori di barbabietola da zucchero italiani.
Asnacodi Italia, l’associazione dei Condifesa nazionali, e Coprob, hanno definito e concordato la documentazione per attivare uno strumento che permette di ampliare e diversificare la portata e la strategia di gestione del rischio a disposizione del bieticoltore per tutelare il lavoro e, contemporaneamente, ridurre le possibilità di perdita di reddito: il Fondo per la stabilizzazione del reddito Barbabietola da Zucchero. «Uno strumento complementare alla classica polizza assicurativa – sottolinea Albano Agabiti, presidente di Asnacodi Italia – che permetterà di coprire le perdite di reddito conseguenti all’andamento dell’annata agraria delle barbabietole da zucchero».
Basta un euro per dormire sonni tranquilli
Il Fondo Ist è stato attivato dopo un'attenta analisi delle necessità dei bieticoltori e seguendo le direttive analizzate dal gruppo di studio di Samuele Trestini, professore dell’Università di Padova, il quale ha sottolineato la sostenibilità economica del fondo. Lo studio ha previsto l’analisi dei dati economici di un campione rappresentativo di aziende del comparto bieticolo-saccarifero simulato il funzionamento del Fondo Ist negli ultimi dieci anni. L’analisi ha permesso di evidenziare che il 100% delle imprese analizzate avrebbe avuto un vantaggio netto ad adottare la copertura mutualistica di stabilizzazione del reddito. Per aderire al fondo i bieticoltori possono rivolgersi a Coprob o contattare uno dei Condifesa territoriali del sistema Asnacodi Italia. Il costo sarà di un euro per ogni tonnellata di barbabietole prodotta. Il fondo sarà alimentato con altri 2,33 €/t di contributi europei.
«I fondi per la stabilizzazione del reddito Ist – spiega Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia – sono previsti dalla Pac e hanno subito un ulteriore spinta dalle modifiche di medio termine alla Pac introdotte dal Regolamento Omnibus che ha ridotto la soglia di accesso a questi fondamentali strumenti di tutela del reddito dal 30% al 20%, e aumentatone la contribuzione pubblica al 70%». «Proprio per questa contribuzione importante sono delle soluzioni molto vantaggiose a disposizione degli agricoltori» specifica Claudio Gallerani, presidente di Coprob.
«Il progetto è già operativo – sottolinea Ettore Menozzi Piacentini, presidente di Condifesa Padova e consigliere di Coprob – una soluzione unica in Italia, infatti si tratta del primo Fondo Ist sovraregionale e che vede Asnacodi Italia partecipe in qualità di Soggetto Gestore. Fondo dedicato a tutti i soci di Coprob e di uno dei Condifesa territoriali della galassia Asnacodi Italia».
Annata negativa? Solo un brutto ricordo
«La volatilità del reddito è un problema noto ai bieticoltori – spiega Bruno Treglia, direttore generale di Coprob – che è stato causa di allontanamento da questa coltura preziosa per l’ambiente e proficua per la rotazione colturale. Con l’adozione dell’Ist della barbabietola da zucchero, il rischio di avere un'annata negativa si riduce. Può aumentare la fidelizzazione dei coltivatori alla barbabietola, e può soprattutto aumentare la fiducia dei coltivatori verso l’adozione di protocolli più moderni e più rispettosi dell’ambiente, come la certificazione nazionale Sqnpi. L’Ist della barbabietola da zucchero permette quindi di concretizzare la parola sostenibilità – conclude Treglia – non solo in termini economici ma anche ambientali e sociali».
«Il nuovo Piano strategico di Asnacodi Italia – sistema Condifesa, che prevede la valorizzazione delle competenze territoriali per ambito – sottolinea Berti – ha permesso di velocizzare i tempi per concretizzare la partenza del Fondo». «Un lavoro reso possibile grazie al gruppo creatosi con l’avvio del Progetto Asnacodi Italia – evidenzia Filippo Codato, competence leader per l’area fondi – che ha permesso di trasportare e mettere a frutto le competenze locali a livello nazionale grazie alle potenzialità permesse dal sistema Asnacodi Italia».