Revisione un po' più vicina. Dopo il botta e risposta fra FederUnacoma e istituzioni dell'Eima International la situazione sembra essersi sbloccata. E l'impegno del ministro agricolo Gianmarco Centinaio («decreti attuativi entro fine anno») pare concretizzarsi.
Le parole di Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, a margine di un convegno bolognese dei contoterzisti di Uncai, sono possibiliste: «In effetti, dopo l'Eima, c'è stata un'accelerazione. Il supporto di Filippo Gallinella, presidente della Commissione agricoltura della Camera è stato rilevante e anche la macchina del Ministero delle Politiche agricole ha lavorato in modo che, a oggi, il Dicastero agricolo ha già dato il via libera pressoché definitivo ai decreti attuativi della revisione. Ora serve l'ok del Ministero dei Trasporti che è l'ultimo passaggio per far sì che si inizi finalmente a revisionare trattori che hanno comunque oltre 30 anni di vita. Speriamo che si possa partire al più presto. Anche perché per la prima tornata di macchine i termini di revisione sono già scaduti e, ovviamente sarà necessaria una proroga».
Secondo ciò che esce dagli uffici ministeriali la revisione interesserà la rispondenza alle norme di sicurezza di rool bar, freni, luci, mentre non è ancora chiaro cosa verrà richiesto sul fronte emissioni.
Intanto contoterzisti, concessionari e officine si stanno attrezzando per rispondere alle nuove esigenze dei decreti revisione.
Accordo Cai-Unacma
Va in questa direzione il protocollo d'intesa siglato fra Confederazione degli agromeccanici e agricoltori italiani (Cai) e Unione nazionale dei commercianti di macchine agricole (Unacma) per condividere il progetto “Unacma Roc – Rete officine certificate”, un network al momento unico in Europa nel comparto della meccanizzazione agricola, che intende creare e mantenere una rete di operatori professionali quali concessionari, rivenditori, e officine specializzate del settore macchine agricole, giardinaggio e manutenzione del verde, forestale, impianti e accessori per l’allevamento e l’agricoltura, che hanno dimostrato di avere elevati parametri di conoscenza normativa, competenza e capacità di carattere operativo.
«L’accordo nasce nell’ottica dell’emanazione dei decreti attuativi che finalmente dovrebbero dare attuazione alla normativa sulla revisione delle macchine agricole – spiega Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai -. Auspico che anche altri soggetti del settore aderiscano a questa iniziativa, per avvicinarsi agli standard professionali elevati che le imprese aderenti alla Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani assicurano, attraverso un dialogo con i dealer del settore, rappresentati da Unacma».
La procedura di riconoscimento all’interno della rete Unacma Roc si attua attraverso l’applicazione di uno specifico protocollo che prevede per l’affiliato la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento organizzati da Unacma con docenti Inail e Asl; gli adeguamenti delle officine a standard etici e strutturali di alto livello; le visite periodiche dell’ente certificatore Cepas-Bureau Veritas.
Analogo protocollo d'intesa è in procinto di partire fra Unacma e l'altra parte di contoterzisti, quella che aderisce a Uncai.