Il diserbo meccanico nella moderna orticoltura

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Il contesto legislativo ed economico, come la riduzione degli agrofarmaci e la mancanza di manodopera, incoraggiano l'arrivo sul mercato di mezzi robotici autonomi in grado di effettuare numerose operazioni in campo. Uno di questi, appena presentato in Italia, si chiama Orio ed è particolarmente indicato per le aziende orticole di dimensioni medio-grandi

Non c'è dubbio che l'evoluzione agricola, proseguita nel corso dei secoli quasi sempre di pari passo con l'utilizzo di nuovi mezzi di trazione – prima l'uomo, poi il cavallo, infine il trattore – stia per fare un nuovo, decisivo salto in avanti: quello della robotica. Come sempre avviene per i grandi stravolgimenti, anche questo è incentivato da cambiamenti socio-economici e politici che sono già sotto i nostri occhi.

L'evoluzione in atto

Nonostante la superficie coltivata in Italia resti più o meno stabile, i numeri aiutano a capire qual è il nuovo contesto in atto. Da un lato la popolazione agricola che invecchia (ormai il 60% degli agricoltori ha più di 45 anni e il 40% più di 55 anni).

Dall'altro lato, il sempre maggiore accorpamento di aziende agricole: negli ultimi anni un quarto delle realtà italiane è stato assorbito da aziende agricole più grandi.

Il contesto europeo: verso il 2030

Anche il contesto legislativo europeo ci mette del suo nell'incentivare delle soluzioni diverse da quelle utilizzate nell'agricoltura del secolo scorso. Gli effetti della politica di riduzione dei mezzi chimici di sintesi, chiamata “Farm Farm to Fork”, stanno portando in Europa allo sviluppo di soluzioni alternative tecniche e biologiche, per soddisfare i bisogni alimentari e la necessaria redditività delle aziende agricole.

Bisogna considerare poi che sul mercato è presente il 60% di principi attivi in meno rispetto al 1991 (ovvero 200 su 500) e che l'obiettivo, previsto dalla strategia Farm to Fork, è quello di ridurre il 50% dei principi attivi entro il 2030 rispetto al 2011.

Le soluzioni

Tra le soluzioni che sono allo studio in vari ambiti, quella della trasformazione meccanica e digitale è valida, perché permette di far fronte alle numerose sfide che il mondo agricolo deve affrontare, sia in termini di riduzione dei principi attivi utilizzabili sia di lavoro su superfici agricole più grandi, in un contesto in cui la disponibilità di manodopera diminuisce.

12steps, che rappresenta in Italia Echo Robotics e Naio technologies, ha creduto all'utilizzo della robotica in agricoltura. Una scelta futuristica per il mercato nostrano, che però ha preso in considerazione le esigenze dell’agricoltore. Un esempio, presentato poche settimane fa in un'azienda agricola marchigiana, riguarda Orio, un robot adatto alle aziende orticole di medie dimensioni (superiori ai quattro ettari). Il robot è distribuito nel nostro Paese da Cai - Consorzi agrari d'Italia.

Cosa fa Orio

Orio è un "drone terrestre", autonomo, collegato tramite gps e capace di eseguire diverse operazioni colturali a pieno campo (orticole, colture industriali, seminativi).

È in grado di pulire i terreni in maniera meccanica ed è utilizzabile, a differenza di altre macchine simili, anche per la semina. Ha batterie ricaricabili e sostituibili in campo, totalmente elettriche. Consente un risparmio, con le lavorazioni, di fino a 200kg di carburante per ettaro. Un vero esempio di tecnologia totalmente sostenibile, in grado di lavorare quattro ettari di terreno al giorno in otto ore.

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Il robot Orio in azione presso un'azienda agricola marchigiana

«Una rivoluzione culturale che testimonia l’intensa attività di ricerca di tecnologie avanzate, in tutto il mondo, da parte di Consorzi Agrari d’Italia, con l’obiettivo di rendere più efficaci e sostenibili i processi produttivi in agricoltura» ha spiegato il direttore commerciale di Cai Ivan Cremonini.

«Mettiamo a disposizione delle aziende agricole italiane questa innovazione che unisce un grande risparmio in termini di costi energetici e di prodotti al rispetto dell’ambiente» ha continuato Cremonini. «Consorzi Agrari d’Italia si conferma punto di riferimento del Paese per la fornitura di tecnologie e servizi per l’agricoltura di precisione».

Le caratteristiche tecniche

Orio andrà a sostituire Dino in quanto può svolgere le stesse funzioni ed è destinato al medesimo segmento di mercato. Anch’esso è totalmente elettrico e autonomo, presenta però differenze sostanziali con il suo predecessore.

orioLa prima è la presenza di un sollevatore a tre punti elettrico posteriore. Questo, unito a dimensioni maggiori (4m x 2m x interasse variabile 1,8-2,15m) e a una maggiore potenza dei quattro motori presenti, consentirà di collegarvi macchine operatrici, ampliando le lavorazioni effettuabili, dalla semina di precisione alla distribuzione localizzata di fertilizzanti. Oppure permetterà di collegare una seconda barra degli attrezzi per lavorazioni meccaniche, in aggiunta a quella ventrale.

La seconda novità riguarda la possibilità di sostituire le batterie in campo. Questo elemento consente di aumentare notevolmente l’efficienza del robot. Infatti, dopo le canoniche otto ore di autonomia, sostituendo le batterie si può avere un tempo di lavoro effettivo di 16 ore. Non necessitando della luce diurna per lavorare, con una terza sostituzione il robot potrebbe proseguire le sue operazioni anche di notte, ottenendo un tempo di lavoro di 24 ore.

La terza implementazione, che sarà disponibile tra pochi mesi, riguarda la possibilità del diserbo meccanico sulla fila. Grazie a una fotocamera che individua le singole piantine, Orio aziona degli organi meccanici i quali, lavorando attorno alle piante, diserbano anche sulla fila. In questo modo il controllo delle infestanti è totale.

La gamma dei robot

La gamma di soluzioni di 12steps non si ferma qui: per la difesa colturale automatizzata prevede un totale di quattro robot e una barra intelligente per l’irrorazione in campo ad altissima precisione; due robot sono dedicati all’orticoltura in campo aperto, in serra o in vivaio, mentre gli altri due sono progettati specificamente per l’utilizzo nel vigneto (anche ad alta densità e in forte pendenza).

Tramite il sito ufficiale, invece, gli agricoltori possono configurare direttamente il robot più
adatto alla propria attività, grazie a un configuratore che aiuta a capire quale macchina e
quali attrezzi sono necessari alle proprie specifiche esigenze.

Il diserbo meccanico nella moderna orticoltura - Ultima modifica: 2022-12-15T12:47:53+01:00 da Alessandro Piscopiello

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