È appena uscita una nuova bozza della legge di bilancio approvata dal governo il 15 ottobre. Il nuovo testo sale a 115 articoli mentre la precedente bozza ne conteneva 73. La manovra è attesa domani 31 ottobre per la discussione in Parlamento. Fonti di Palazzo Chigi di M5s e Lega dichiarano che il testo è così chiuso ed è al vaglio della Ragioneria e del Mef.
Mutui per prima casa
Nell'ultima bozza della manovra spicca la misura che prevede di affidare terreni agricoli in concessione gratuita per 20 anni alle famiglie cui nasca il terzo figlio nel 2019, 2020 o 2021. Una misura «per favorire la crescita demografica». Si prevede anche la concessione di mutui fino a 200mila euro a tasso zero alle famiglie che acquistino nelle vicinanze dei terreni la prima casa. A questa finalità andrà destinato il 50% dei terreni agricoli e a vocazione agricola di proprietà dello Stato non utilizzabili per altra finalità e il 50% delle aree abbandonate o incolte del Mezzogiorno.
Ritorno all’agricoltura
Una misura che era stata anticipata da un comunicato di Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche agricole, forestali e del turismo. «Assieme ai colleghi Erika Stefani (ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie) e Lorenzo Fontana (Ministro per la Famiglia e le Disabilità) stiamo cercando di elaborare una proposta da inserire nella manovra economica, che permetta alle famiglie desiderose di avere un terzo figlio, di poter contare su un reddito aggiuntivo. Visto che si parla tanto di un ritorno all’agricoltura, alle origini da parte dei giovani, vogliamo dargli la possibilità di ottenere terre coltivabili. Si dice che in Italia si fanno pochi figli e che bisogna dare un aiuto per invertire la tendenza e proprio per questo il ministero dell’Agricoltura vuole dare un contributo favorendo in particolare le aree rurali, dove figli se ne fanno ancora».
I dubbi di Copagri
«Esprimiamo forti perplessità – afferma Franco Verrascina, presidente di Copagri - per i contenuti dell’ultima bozza della manovra, che prevede fra l’altro l’affidamento in concessione gratuita per vent’anni ai nuclei familiari con terzo figlio in arrivo nel triennio 2019-21 del 50% dei terreni a vocazione agricola dismessi dallo Stato e del 50% dei terreni abbandonati o incolti e situati nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia».
«A nostro avviso – continua - si tratta di una misura che rischia di creare discrimini in quanto avvantaggia chi ha più figli; inoltre, dubitiamo fortemente che un intervento di questo tipo possa contribuire allo sviluppo socioeconomico e demografico delle aree rurali e favorire la ripresa dell’agricoltura».
Secondo il presidente di Copagri Incentivi di questo tipo, seppur positivi nei loro intenti, non dovrebbero essere legati solo alla prole, ma, al contrario, puntare a favorire indiscriminatamente l’insediamento di tutti gli imprenditori agricoli interessati».
Terra e figli? Si copia Mussolini?