Il governo ha espresso parere contrario sulla riassegnazione alle organizzazione interprofessionali dei fondi derivanti dalle sanzioni previste dal testo unificato del biologico, secondo la documentazione consegnata alla Commissione bilancio della Camera dal sottosegretario all'economia Paola De Micheli.
Parere contrario viene espresso anche sulla copertura prevista per il fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica, per il quale viene però proposta una formulazione alternativa. Perplessità vengono sollevate per quel che riguarda i contratti di rete perché «non si comprende in cosa si sostanzi l'intervento dello stato previsto dalla disposizione» e comunque sottolineando che ne vanno precisati i profili fiscali nonché quelli attinenti alle competenze del ministero delle attività produttive.
De Micheli ha anche avvertito che sul provvedimento è ancora attesa la relazione tecnica della ragioneria dello stato. Per questi motivi la Commissione bilancio ha rinviato l'espressione del parere alla Comagri. Essendo però il testo unificato del biologico iscritto ai lavori dell'aula della camera a partire da oggi (18 aprile), la commissione agricoltura ne ha comunque concluso l'esame, approvando alcune modifiche e dando mandato al relatore Alessandra Terrosi (Pd) a riferire in aula.
Il parere della Commissione bilancio sarà perciò espresso direttamente all'assemblea. Il testo unificato, come si legge nell'art. 1 del provvedimento definisce «il sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti; i distretti biologici e l'organizzazione della produzione e del mercato; gli strumenti finanziari per il sostegno della ricerca, per la realizzazione di campagne di informazione e di comunicazione istituzionale nonché per incentivare l'impiego di prodotti ottenuti con il metodo biologico da parte degli enti pubblici e delle istituzioni».
Ricordiamo che il provvedimento non affronta il delicato tema dei controlli, sul quale esiste una delega specifica nel collegato agricolo che, secondo il def appena approvato dal governo, sarà attuata entro febbraio 2018.