Sullo scandalo delle uova al fipronil arrivano rassicurazioni per i consumatori da più parti. Anche perché l’Italia è stata toccata solo marginalmente dal problema «grazie anche al continuo lavoro di controllo e salvaguardia delle nostre autorità, con un numero limitato di uova di gallina contenenti tracce di fipronil già ritirate dal mercato, e poche aziende agricole i cui i prodotti sono stati bloccati dall'immissione sul mercato» ha sottolineato Paolo De Castro, primo vicepresidente della commissione agricoltura del parlamento europeo.
L’ultimo provvedimento in tal senso è quello di ieri, 31 agosto, che ha visto i servizi veterinari dell’area vasta 2 - Asur Marche imporre l’attivazione delle procedure di richiamo di uova di varie categorie provenienti dall’allevamento società agricola fattorie Valle del Misa di Ostra Vetere (An) (lotti 31-32-33-e 34 2017, codice allevamento 3it036an089) in quanto in un campione di dette uova si è riscontrato un valore di fipronil pari a 0,98 mg/kg, superiore pertanto al limite di tossicità acuta di 0,72 mg/kg. Il ministero della Salute invita a non consumare tali uova, se in possesso di cittadini.
La questione sarà poi all'ordine del giorno del prossimo Consiglio agricolo informale dell'Ue, che si terrà dal 3 al 5 settembre a Tallin, e sarà oggetto di una riunione ministeriale, che verrà organizzata per il 26 settembre dal Commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis.
Rassicurazioni sono venute anche dal direttore per la salute e la sicurezza alimentare della dg Salute della Commissione Sabine Julicher: «i rischi per i consumatori sono molto bassi se non improbabili, anche se non si possono escludere effetti sulla salute. Per questo tutte le uova contaminate sono state ritirate dal mercato. Non voglio minimizzare il problema, perchè c'è sicuramente stata una frode legata all'utilizzo illegale di una sostanza non autorizzata, ma considerando tutti i dati di cui disponiamo al momento, la salute pubblica è stata messa potenzialmente a repentaglio solo in due dei numerosi campioni analizzati».
La contaminazione da fipronil ha interessato primariamente l'Olanda e il Belgio e si concentra ad oggi anche su Germania e Francia. L’uso illegale dell'insetticida risale al settembre 2016, quando è stato utilizzato per l'eliminazione dell'acaro rosso in un allevamento aviario dei Paesi Bassi. L'avviso di contaminazione è stato notificato il 20 luglio dal Rasff, tramite il quale sono stati poi rapidamente informati gli Stati membri.
«Come già evidenziato dalle autorità sanitarie, si tratta di un gravissimo scandalo di natura alimentare, ma che, per il momento, non suscita particolari preoccupazioni dal punto di vista sanitario: occorrerebbe infatti mangiare quantità di uova esagerate, ovvero sette al giorno per svariate settimane, prima di presentare residui minimi della sostanza nel proprio organismo» ha concluso De Castro.