Un Tavolo tecnico per salvare i frantoi salentini che, senza interventi decisi, sono a rischio chiusura nel tempo massimo di 12 mesi, visto che negli ultimi anni hanno già dismesso numerose linee di produzione. Lo ha avviato il ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio, sulla scorta di quanto concordato, nel corso della sua ultima visita in Puglia, con il presidente di Coldiretti Puglia Savino Muraglia e il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini. Al tavolo operativo hanno partecipato il capo di gabinetto del Mipaaft Luigi Fiorentino e il direttore generale Giuseppe Blasi, insieme con una delegazione di frantoiani della provincia di Lecce, guidata dal presidente di Unaprol-Consorzio olivicolo italiano, David Granieri, e da Muraglia.
Centinaio: «Definire le priorità per indirizzare bene le risorse disponibili»
«L’incontro di oggi è servito a definire le priorità di intervento, in modo da indirizzare in maniera efficace e veloce le risorse disponibili e dare risposte concrete agli operatori salentini duramente colpiti dall’emergenza Xylella – ha dichiarato Centinaio –. Il nostro obiettivo è riorganizzare e rilanciare l’olivicoltura pugliese e, di conseguenza, italiana. Far ripartire il comparto significa far partire di nuovo l’economia legata all’intera filiera produttiva, vuol dire impegnarsi per salvaguardare la qualità dell’olio di oliva e con essa la cultura e l’economia della Puglia. Nel comparto olivicolo-oleario i frantoiani e i frantoi coprono un ruolo fondamentale, perché rappresentano il punto di riferimento di un territorio la cui economia si basa sull’olivicoltura di qualità e che ha voglia di investire per rilanciare lo sviluppo proprio e dell’intera Puglia».
Granieri: «Subito 300 milioni alle aziende per mancato reddito»
«Il disastro provocato in Puglia dalla Xylella, stimato in oltre 1,2 miliardi di euro, ha provocato pesantissime ripercussioni anche sui frantoi, per anni ingiustamente esclusi da ogni intervento di sostegno non essendo aziende agricole – ha affermato Granieri al termine del Tavolo tecnico –. È una situazione ormai non più sostenibile, poiché centinaia di imprese sul territorio stanno chiudendo. Per questo servono subito bandi per 300 milioni di euro per la compensazione dei mancati redditi. Inoltre, ci aspettiamo che venga mantenuto l’impegno politico preso dal ministro per il Sud Barbara Lezzi di destinare 70 milioni alla rottamazione dei frantoi obsoleti. Il tempo è un fattore prioritario, perderne altro significherebbe condannare a morte migliaia di aziende agricole. Si tratta infatti di fondi indispensabili per la sopravvivenza non solo dei frantoi, quasi 500 nel Salento, che rappresentano un tassello fondamentale per il comparto e il tessuto economico e produttivo locale, messo a durissima prova dalla devastazione provocata dalla Xylella a causa di ritardi, malaburocrazia e imperdonabili errori, ma anche delle aziende olivicole che ruotano intorno ai frantoi».
Nel Piano Centinaio è stato fatto preciso riferimento al sostegno dell’ammodernamento degli impianti di molitura e al supporto alla dismissione e diversificazione parziale o totale degli impianti.
Frantoi: sostegno dell’ammodernamento e supporto alla dismissione
Sono complessivamente 491 i frantoi operanti nel Salento, di cui 251 nella provincia di Lecce, 143 nel territorio di Brindisi e 97 in quello di Taranto. Nel Piano Centinaio, approvato il 13 febbraio scorso in Conferenza Stato- Regioni, è stato fatto preciso riferimento al sostegno dell’ammodernamento degli impianti di molitura e al supporto alla dismissione e diversificazione parziale o totale degli impianti, interventi per i quali Unaprol e Coldiretti hanno chiesto al ministro Centinaio sostanza con provvedimenti certi.
Muraglia: «In tre anni calo significativo delle olive molite»
«La Xylella fastidiosa ha minato profondamente l’intero tessuto produttivo olivicolo e oleario del Salento con una perdita progressiva della produzione lorda vendibile dai 50 milioni di euro della campagna 2016-2017 ai 300 milioni di euro della campagna 2018-2019 – ha rilevato Muraglia –. I frantoi cooperativi, aziendali e industriali hanno registrato un calo significativo del quantitativo di olive molite del 50% nella campagna 2016-2017, del 75% nella campagna 2017-2018 e del 90% nella campagna 2018-2019, con l’equivalente crollo del fatturato e la riduzione del personale impiegato del 90%, oltre al danno stimato per difetto al patrimonio olivicolo di 1,2 miliardi di euro. Per affrontare l’emergenza serve una strategia condivisa tra i ministeri dell’Agricoltura, dello Sviluppo economico, per il Sud e del Lavoro per rendere operativo il Piano Centinaio. Una strategia che, partendo dalla moratoria sui mutui per garantire la sopravvivenza dei frantoi, preveda urgenti e necessarie misure per l’integrazione al reddito per 5 anni per i frantoi cooperativi, aziendali e industriali, e interventi economici a supporto della rottamazione parziale e totale dei frantoi».