Bufala e biogas, un matrimonio da incentivare

La filiera bufalina può guidare la transizione ecologica e l’efficientamento energetico. Cia Campania chiede un piano regionale di smaltimento dei reflui e la costruzione di impianti a biogas legati a queste produzioni d’eccellenza

La confederazione regionale guidata da Raffaele Amore apre il dibattito nell’ambito del Bufala Fest a Napoli con il vice presidente di Cia nazionale Gennaro Sicolo, l’assessore regionale Nicola Caputo, l’On. Pasquale Maglione e alti funzionari del Ministero

Sei impianti

Un piano di fattibilità regionale con la realizzazione di circa sei impianti a biogas per realizzare l'efficientamento della gestione dei reflui e la denitrificazione. Cia Campania indica la rotta per costruire un ciclo integrato di ottimizzazione energetica collegato alla filiera bufalina.

Da criticità a valore aggiunto

Raffaele Amore, presidente Cia Campania

«Possiamo trasformare da criticità a valore aggiunto - ha descritto il presidente della Confederazione regionale Raffaele Amore, che ha promosso il dibattito nell'ambito del Bufala Fest a Napoli - La filiera bufalina e gli aspetti di ottimizzazione energetica ad essa collegati». Il presidente Amore e il direttore regionale Mario Grasso hanno accolto al Giardino delle Idee sul lungomare partenopeo un ricco parterre di relatori, tra cui  l'assessore regionale all'agricoltura Nicola Caputo, il vice presidente nazionale della Cia -  Agricoltori Italiani Gennaro Sicolo, il componente della Commissione Agricoltura Camera dei Deputati Pasquale Maglione, il direttore generale delle politiche internazionali e dell'Unione Europea del Mipaaf Luigi Polizzi, il presidente della federazione internazionale del latte (Fil- IDF) Piercristiano Brazzale.

biogas«La filiera bufalina – ha continuato Amore - attende un lavoro di ammodernamento, e come Cia Campania riteniamo necessario un investimento sugli impianti a biogas per tradurre i nitrati in energia, alleggerire i costi supportati dalle aziende, e aprire un nuovo canale di reddito. Il comparto che oggi vive importanti difficoltà, deve guidare la transizione energetica e applicare la politica della sostenibilità ambientale, nell'ottica dell'economia circolare».

«Per questo abbiamo indicato alla Regione Campania e al Mipaaf la necessità di intercettare fondi utili a investire su un piano regionale di costruzione e gestione degli impianti a biogas. Per assicurare quindi la gestione dei reflui, e la denitrificazione, per risolvere il problema sollevato dalle aziende».

L’appoggio delle istituzioni

La proposta lanciata da Cia Campania ha trovato il pieno sostegno dell'assessore regionale Nicola Caputo, che ha confermato l'impegno della Regione e del Governatore Vincenzo De Luca per l'innovazione del comparto, con il recupero di fondi aggiuntivi a quelli previsti dal Psr.

Il riconoscimento del valore della filiera bufalina in Campania è stato sottolineato anche dall'On. Pasquale Maglione, componente della Commissione Agricoltura alla Camera, che ha proposto di estendere l'areale della Dop anche alle province di Avellino e Benevento.

Decreto (scarsi) aiuti

Ma per poter realizzare gli interventi proposti, è necessaria una pianificazione politica che investe il Ministero. Il vice presidente nazionale di Cia Gennaro Sicolo ha criticato le misure adottate nel Decreto Aiuti, giudicate insufficienti e manchevoli della proroga del credito d'imposta per il gasolio agricolo. Ma anche una sostanziale esclusione delle regioni del Mezzogiorno nel Decreto Siccità.

Una critica accolta e recepita da Luigi Polizzi, alto funzionario ministeriale, che ha garantito ampia disponibilità al confronto su tutti i temi sollevati, sminuendo il braccio di ferro tra nord e sud, e invitando i relatori a collaborare per mettere in campo strategie utili a superare i gap emersi.

Campania
Bufale in un allevamento del centro sud
Bufala e biogas, un matrimonio da incentivare - Ultima modifica: 2022-07-11T21:52:42+02:00 da Lorenzo Tosi

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