Gli agriturismi non sono riusciti ancora a ricevere il Bonus Piemonte destinato dalla Regione Piemonte a tutte le aziende chiuse a causa dell’emergenza coronavirus e in crisi di liquidità (vedi qui). Le organizzazioni agricole chiedono una soluzione.
Il presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte, Enrico Allasia, ha scritto alla Regione per segnalare le criticità legate alla concessione del contributo di 2.500 euro a fondo perduto. Gli uffici dell’organizzazione agricola hanno appurato che circa 800 aziende agrituristiche piemontesi non riceveranno le Pec per poter richiedere il bonus.
La soluzione: nel Siap c'è l’elenco degli agriturismi
In base alle istruzioni operative, infatti, sarebbero esclusi dal beneficio del sostegno gli agriturismi poiché il loro codice Ateco (56.10.12), pur essendo ricompreso tra quelli oggetto del contributo, non è un codice prevalente o primario come invece richiesto per poter accedere al bonus.
Ciò dipende dal fatto che quella agrituristica è un’attività connessa a quella agricola che deve rimanere prevalente. Quindi il codice Ateco della ristorazione agrituristica, come d’altronde anche quello del pernottamento agrituristico (55.20.52), non potrà mai essere prevalente.
Per superare il problema del codice Alasia ha proposto di desumere la tipologia di attività agrituristica dagli specifici dati, aggiornati e precisi, contenuti nell’applicativo Relazione sulle attività agricole e agrituristiche presente su Siap (Sistema Informativo Agricolo Piemontese), banca dati certificata della Regione Piemonte.
Chiesto un confronto con l’assessorato al Turismo
Anche Coldiretti Piemonte ha chiesto una soluzione a questa anomalia. Molte strutture agrituristiche, come ha spiegato Stefania Grandinetti, presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte, oltre 300, rischiano di rimanere escluse: nel bonus ristorazione, infatti, l’errore della Regione sta nell’aver individuato i beneficiari tramite il codice Ateco (codice di iscrizione al Registro Imprese) principale anche per le imprese agrituristiche, procedura impossibile poiché l’attività principale è, e deve essere, quella agricola.
Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte, ha ricordato la crisi gravissima degli agriturismi con perdite fino al 100% a causa del lockdown e sottolinea di aver deciso di non firmare, per ora, il Piano di rilancio del turismo piemontese presentato a Venaria Reale. Per questo è stato chiesto un confronto, nei primi giorni della prossima settimana, per verificare i dati e dialogare con l’assessorato al Turismo al fine di trovare una concreta soluzione alla situazione paradossale venutasi a creare.
SIAMO AL 26 LUGLIO 2020 E ANCORA NON C’è UNA SOLUZIONE: LA REGIONE NON SA CHE L’AGRITURISMO è UNA ATTIVITà CONNESSA SECONDO LA LEGGE DA LEI STESSA PROMULGATA. IL DANNO C’è STATO E ANCORA C’è.A QUANDO UN AIUTO CONCRETO?