Il cosiddetto “bonus verde” introdotto dalla legge di Bilancio 2018, rischiava di rimanere sulla carta, ma grazie all’intervento di Assofloro Lombardia che si è attivata per un confronto con l’agenzia delle Entrate per avere i chiarimenti necessari alla corretta applicazione delle detrazioni fiscali, è da ora applicabile fino al 31 dicembre 2018. L’agenzia ha infatti risposto all’Istanza di Consulenza Giuridica presentata dall’Associazione di settore (supportata dal Magistrato della Corte dei Conti Massimiliano Atelli Presidente del Comitato per lo Sviluppo del Verde Pubblico del ministero Ambiente, Anna De Toni Dottore Commercialista e Revisore legale dei conti, Professore a contratto di “Planning e consulenza fiscale e societaria” presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca e ricercatrice della Fondazione Nazionale dei Commercialisti di Roma) e sottoscritta da Nada Forbici, presidente di Assofloro Lombardia, fornendo indicazioni che fanno da punto di riferimento ufficiale e favoriscono la tendenza all'uniformità di comportamento degli organi pubblici che svolgono controlli, ispezioni, accertamenti, consentendo così agli operatori di adeguare il proprio comportamento ed evitare contestazioni di carattere tributario.
Il bonus verde, che ha l’obiettivo di incrementare il volume e la superficie del verde presente nelle città al fine di dare slancio economico al settore contrastando, nel contempo il lavoro sommerso, consiste in una nuova detrazione dall’imposta sui redditi dovuta dalle persone fisiche (Irpef) pari al 36% delle spese documentate, sostenute ed effettivamente rimaste a carico del contribuente, fino a un ammontare massimo di 5.000 € per unità immobiliare adibite a civile abitazione (pertanto la detrazione massima spettante è pari a 1.800 €).
«Ora – ha commentato la presidente di Assofloro Lombardia - tocca a cittadini e imprese dimostrare l’importanza del bonus verde, che fa bene all’ambiente, alla salute e all’economia. Ci aspettiamo che soprattutto le imprese del settore si facciano promotrici di questa grande opportunità, ottenuta grazie ad un complesso lavoro iniziato nel 2015, che ha coinvolto in modo trasversale la politica, in sinergia con la nostra filiera che è stata riconosciuta strategica per migliorare le città e fare fronte ai gravi problemi derivanti dai cambiamenti climatici, soprattutto in ambito urbano.
Oltre che per gli aspetti economici diretti il bonus verde deve essere visto dalle imprese - insieme alla definizione dello standard professionale e formativo per la professione di manutentore del verde -, come un’importante opportunità per migliorare il settore, facendo emergere il sommerso a favore delle imprese regolari, che rispettano le leggi e le norme della sicurezza sul lavoro, che hanno al loro interno le competenze e professionalità. Per questo la volontà è di ampliarlo ed estenderlo oltre il 2018 facendolo diventare misura strutturale.
Ma per fare queste richieste alle istituzioni abbiamo bisogno, da adesso in avanti, ancora di più del contributo di tutti, per convincere a portare in detrazione gli interventi ammessi.
A giugno, e poi alla fine dell’anno, verrà verificato, conti alla mano, l’interesse per le detrazioni fiscali per gli interventi a verde. Sarà una verifica importante della maturità del settore, se vuole davvero essere riconosciuto come strategico e concorrere alla riqualificazione del paesaggio, alla rigenerazione delle città, alla creazione di un’economia che guarda al benessere e alla salute dei cittadini».