La formazione agraria e la valorizzazione del ruolo della figura professionale del perito agrario sono al centro dell’impegno istituzionale del Collegio nazionale dei Periti agrari e dei Periti agrari laureati, nonché del dibattito del Congresso straordinario di Matera, che si terrà dal 4 al 5 ottobre 2019 all’ MH Matera Hotel, di cui Terra e Vita sarà Media Partner.
Governo, Istituzioni, Scuola, Università, Organizzazioni agricole dialogheranno e si confronteranno con il Collegio dei Periti sui percorsi professionalizzanti. Infatti, il processo di sviluppo dell’agricoltura, dell’agroalimentare e del territorio ha bisogno di scuole e di università rinnovate, aperte e qualificate, che accompagnino gli studenti verso una professione che deve offrire competenze d’eccellenza.
Scuola, Università, professione
Mario Braga, presidente del Collegio nazionale dei Periti, sottolinea il valore e il significato dell’evento: «Il 2019 rappresenta il 90° anniversario di istituzione del Collegio e per questo vivremo la due giorni di Matera con la responsabilità e la consapevolezza che la professione tecnico agricola ha potuto accompagnare negli anni i processi di sviluppo e crescita dell’agricoltura, dell’agroalimentare e dell’ambiente del nostro Paese. Se le riforme del presente leggessero il passato scoprirebbero l’essenza della pedagogia professionalizzante, il valore educativo e formativo delle scuole tecniche». Il congresso partirà, infatti, dalla celebrazione dei 60 anni dell’ITA G. Briganti di Matera per poi rivolgere subito lo sguardo verso il futuro.
Spazio al confronto
«Oggi di fronte a un mondo aperto a grandi speranze, ma anche a tensioni e contraddizioni, la categoria – continua Mario Braga - è chiamata a riscoprire la centralità dell’agricoltura. Per questi semplici principi, i Periti agrari hanno inteso invitare a Matera, per una comune riflessione, uomini che rappresentano il pensiero pedagogico professionale del nostro Paese e che accompagneranno un intenso e fecondo confronto fra lo Stato, Governo, Parlamento e Ministeri, rappresentanze delle Organizzazioni Agricole, della Cooperazione e dell’Industria Agroalimentare (primo comparto produttivo del nostro Paese), rappresentanti della Scuole e delle Università. In molti hanno risposto tempestivamente all'invito, per me questo è un segnale positivo. Mi auguro che gli approfondimenti, gli spunti e le provocazioni che verranno fatta durante il congresso possano stimolare e riavviare una nuova stagione riformista del sistema scolastico/universitario (professionalizzante) dell’Italia. Tra i tanti temi, si discuterà del ruolo del Miur nell'amministrazione dell'istruzione, dell'articolazione e delle possibili revisioni dei programmi didattici, dell'orientamento degli studenti nella scelta del percorso di studio, del sistema 3+2, della possibilità di riallineare le tempistiche dei corsi con l'annata agraria e molto altro, tutto nell'ottica di riavvicinare la scuola al territorio, alla professione e alla realtà. La scuola, troppo spesso messa a margine delle agende politiche e istituzionali, deve tornare ad essere la priorità del nostro Paese, deve essere riorganizzata per sfruttare al meglio le potenzialità che già possiede»
I temi chiave del congresso
- Venerdì 4 ottobre 2019
- Intervento “La Scuola Agraria in Europa”;
- Intervento “ITAS Gaetano Briganti, 60 anni di storia”;
- Premiazioni studenti benemeriti dell’ITAS G. Briganti;
- Tavola Rotonda “Scuola” agraria protagonista di sostenibilità e di sviluppo;
- Tavola Rotonda “Connettere Imprese-Professioni-Lavori alla Scuola e all’Università”;
- Sabato 5 ottobre 2019
- Intervento “Un nuovo Welfare che accompagna i giovani alla Libera Professione”;
- Intervento “Le certificazioni delle competenze come strumento di valorizzazione del Professionista”;
- Tavola rotonda “Agricoltura 4.0 - Percorsi professionalizzanti, una riforma da farsi”.