Nove aziende piemontesi in finale per gli Oscar Green 2020

Gli Oscar Green assegnati in Piemonte confermano il trend nazionale di un aumento del 60% delle aziende under 40 rispetto al 2017 e 2018

Dai vestiti da sposa finemente tinti o decorati con le vinacce del Barolo e del Barbera al riutilizzo dei filtri del vino come portabottiglie e portafiori, da nuove stalle tecnologiche per l’allevamento di polli ad una innovativa copertura in nylon per combattere la batteriosi del kiwi.

Sono nove le imprese condotte da giovani che in Piemonte si sono aggiudicate gli Oscar Green 2020. Il primo premio del concorso, quest’anno dedicato agli “Innovatori di natura”, è stato assegnato alle aziende agricole under quaranta che si sono distinte come sperimentatori, sotto diverse forme, in agricoltura.

Numerose le idee imprenditoriali dei giovani che hanno saputo cogliere anche le nuove richieste del mercato. Dai vestiti da sposa finemente tinti o decorati con le vinacce del Barolo e del Barbera al riutilizzo dei filtri del vino come portabottiglie e portafiori, da nuove stalle tecnologiche per l’allevamento di polli ad una innovativa copertura in nylon per combattere la batteriosi del kiwi. Gli esempi di giovani imprenditori che ce l’hanno fatta sono quelli di chi si è dedicato alle chiocciole o al miele d’alta montagna, a chi si è impegnato nell’agricoltura sociale o ha introdotto il pascolamento delle Frisone o infine produce latte Uht o il gelato di montagna.

A fare da cornice alla premiazione il Circolo dei Lettori di Torino, nella finale che ha visto partecipare i Giovani Impresa Coldiretti Piemonte e Valle d’Aosta alla presenza del fumettista Gabriele Scarafia, ex allievo della Scuola internazionale di Comics di Torino che, nel corso della serata, ha realizzato dal vivo divertenti vignette, una per ogni categoria della premiazione.

«L’agricoltura piemontese non si è mai fermata nonostante le difficoltà della pandemia»

«Abbiamo voluto, quest’anno più che mai, portare un messaggio positivo all’evento di premiazione, una serata che, fino a pochi mesi fa, non riuscivamo neanche ad immaginare di poter realizzare, ma che, proprio per questo, ha avuto un significato ancora più forte dimostrando come l’agricoltura piemontese non si sia mai fermata, nonostante le difficoltà della pandemia - ha evidenziato Danilo Merlo, delegato regionale Giovani Impresa -. Si tratta di una vetrina molto importante, con Oscar Green Coldiretti offre, infatti, una grande opportunità ai giovani agricoltori che implementano ed innovano il nostro patrimonio d’eccellenza. Grazie alle nuove generazioni, il binomio agricoltura e innovazione è diventato sempre più frequente: l’esempio l’abbiamo avuto  proprio dalle aziende che hanno partecipato a questo concorso con passione, creatività e professionalità».

Da sinistra Danilo Merlo, delegato Coldiretti Giovani Impresa Piemonte e Jair Vidi, delegato Giovani Impresa Val D'Aosta

«L’agricoltura piemontese – Bruno Rihanno commentato Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale – ha bisogno dell’innovazione e di nuova linfa che proprio i giovani sanno portare grazie a nuove idee che nascono da esigenze e sperimentazioni, ma che sanno poi concretizzarsi in veri progetti. I giovani piemontesi confermano i trend nazionali che vedono l’agricoltura come settore che sa dare concrete prospettive di futuro: sono aumentate, infatti, le aziende under 40 del 60% rispetto al 2017 e 2018. Proprio per questo, anche alla luce della crisi causata dal Covid, sono fondamentali le misure a sostegno del mondo agricolo giovanile, motore della nostra economia».

I nove finalisti piemontesi degli Oscar Green 2020

Nella categoria Campagna amica è stato premiato Emiliano Barbato dell’apicoltura Bee Slow di San Germano Chisone, in provincia di Torino, per aver scelto un’attività capace di privilegiare la qualità delle produzioni  e valorizzare il territorio.

Paolo Dellaferrera dell’omonima azienda agricola di Benevagienna, in provincia di Cuneo, è la finalista regionale della categoria  Impresa Terra per aver saputo introdurre la tecnologia  e modernizzare la tradizione.

Elisa Giughera dell’azienda agricola Futura di Cercenasco in provincia di Torino si è aggiudicata il premio della categoria  Sostenibilità – menzione speciale per aver diversificato una attività tradizionale come l’allevamento cogliendo nuove opportunità.

Nella categoria Sostenibilità ha vinto Martina Bodda della Tenuta La Pergola di Cisterna d’Asti, in provincia di Asti, per aver saputo interpretare al meglio l’ottica dello spreco zero. Bodda ha riutilizzato i  filtri in cartone utilizzati per filtrare il vino, che di solito vengono smaltiti come rifiuto, per realizzare scatole portabottiglie.

Ancora nella categoria Sostenibilità – menzione speciale è stato premiato Luca Ravera dell’azienda agricola La Spira di Tagliolo Monferrato, in provincia di Alessandria, che ha affrontato con coraggio un cambio di vita badando alla sostenibilità della produzione.

Nella categoria Fare rete si è distinta Stefania Bellini dell’azienda LoreTree di La Morra, in provincia di Cuneo, che ha avuto l’intuizione di sperimentare ed unire le risorse del suo territorio.

Le vincitrici della categoria Creatività sono Lara e Silvia Pennati, titolari di Formazza Agricola di Formazza, in provincia di Verbania. Sono state premiate per aver aggiunto al tradizionale allevamento qualcosa di innovativo. Le vacche sono normalmente libere al pascolo in estate mentre in inverno vengono alimentate da un macchinario che fornisce loro solo erba di montagna. Il latte viene munto con un robot di mungitura e trasformato in formaggi, yogurt e anche gelato.

Sempre nella categoria  creatività – menzione speciale è arrivato in finale Alberto Pasteris dell’azienda agricola Pasteris Franco di Cigliano, in provincia di Vercelli. Il giovane si è classificato primo in regione per aver saputo ovviare ad una problematica importante raggiungendo l’obiettivo di produrre frutti di qualità. Paseris ha avuto un’idea brillante per combattere la batteriosi del kiwi: ha protetetto le piante con una struttura e una copertura in nylon, diminuendo l’umidità. In questo modo ha ridotto l’ingresso della batteriosi del 98%. Nella sua azienda si producono non solo i classici kiwi verdi, ma anche quelli rossi e gialli.

Emanuele Bressi dell’omonima azienda agricola di Fossano, in provincia di Cuneo, è arrivato primo nella categoria Noi per il sociale -  menzione speciale per aver aperto la propria impresa ai soggetti svantaggiati e creato valore sociale.

 

Nove aziende piemontesi in finale per gli Oscar Green 2020 - Ultima modifica: 2020-10-01T18:03:21+02:00 da Francesca Baccino

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