Gestione del rischio in agricoltura, l’introduzione dello Standard Value (SV) sta consentendo una forte riduzione dei tempi amministrativi per l’esame delle domande di contributo ed entro fine anno saranno erogati i contributi a parziale copertura della spesa assicurativa a un primo blocco di aziende. Per la prima volta il contributo sarà nel conto corrente degli agricoltori nello stesso anno di sottoscrizione delle polizze. L’adozione dello Standard Value centra l’obiettivo di semplificare e velocizzare gli adempimenti amministrativi, accorciando i tempi di erogazione del contributo.
Dall’analisi del primo blocco di domande di sostegno, a circa un mese dalla pubblicazione dell’avviso pubblico (9 novembre), che ha dato il via alla presentazione delle richieste di contributo da parte delle imprese agricole che hanno stipulato polizze agevolate per la copertura delle colture dai rischi climatici nella campagna 2021, risultano presentate 103mila domande, per un valore di 263 milioni euro di contributo.
Lo Standard Value, introdotto per la prima volta nella campagna assicurativa 2021 come elemento di grande semplificazione, è il riferimento di controllo che Agea utilizza per il riconoscimento della spesa ammessa e il calcolo del contributo (fino al 70%) spettante all’impresa assicurata. Di fatto per coloro che hanno assicurato un valore ad ettaro pari o inferiore al valore standard, l’iter di verifica è semplificato e ha consentito a oggi di processare e approvare circa il 90% delle 103mila domande presentate dagli agricoltori attraverso i Caa.
Lo fa sapere il Mipaaf con una nota, spiegando che il motivo dell'accelerazione è dovuto all’introduzione degli Standard value, utilizzati da quest’anno come elemento di controllo per le polizze agricole agevolate contro i rischi climatici, ha impresso quindi una forte accelerazione alle concessioni di Agea, a loro volta propedeutiche al pagamento dei contributi pubblici fino a un importo massimo del 70% del premio.
Pagamenti già entro l'anno di sottoscrizione
Gli agricoltori che presenteranno la domanda di pagamento entro il prossimo 15 dicembre potranno ricevere l’aiuto entro la fine dell’anno, si legge ancora nel comunicato del ministero. Dalla lavorazione del primo blocco di domanda di sostegno, si presume che grazie all’adozione dello SV, si ridurranno drasticamente le richieste di riesame, che nelle campagne precedenti erano quasi sempre imputabili all’incongruità del dato resa (q.li/ha assicurati) riportati nei certificati di assicurazione rispetto a quello riportato nel Pai (Piano assicurativo individuale), consentendo una forte riduzione dei tempi di erogazione del contributo a una platea molto ampia di imprese assicurate.
Gli elenchi delle domande ammesse a sostegno e i relativi importi per singolo beneficiario sono consultabili sui siti di Agea e del Ministero delle Politiche Agricole e attraverso il portale Sian. I beneficiari inclusi in questi primi elenchi potranno presentare già in questi giorni la domanda di pagamento all’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per ricevere sul proprio conto corrente bancario il contributo pubblico sul premio assicurativo.
Patuanelli: «Bene, ora estendere coperture al Sud»
«I numeri ci stanno dando ragione – commenta il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli – lo Standard value è uno strumento che ha permesso di velocizzare i pagamenti dei contributi agli agricoltori, quest’anno duramente colpiti dalle conseguenze dei cambiamenti climatici. Con questa operazione di semplificazione abbiamo ridotto gli oneri burocratici in capo alle aziende e velocizzato notevolmente le procedure, abbattendo i relativi costi a carico dell’intera macchina amministrativa».
«Quello delle polizze agevolate si conferma il principale tassello del complesso mosaico della gestione del rischio in agricoltura, fatto anche di una corretta gestione agronomica, di impianti di difesa attiva, di fondi mutualistici e di strumenti di stabilizzazione del reddito – conclude Patuanelli –. La sfida, con la nuova Pac, sarà aumentare la diffusione delle assicurazioni soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, che ancora presentano un basso tasso di partecipazione al sistema. Con il fondo di mutualità nazionale contro i rischi catastrofali, di cui è prevista la sperimentazione già nel 2022, puntiamo a favorire le imprese nel loro approccio con gli strumenti di gestione del rischio. L’obiettivo è anche quello di rafforzare la capacità di assunzione dei rischi agricoli da parte delle compagnie di assicurazione, migliorando la sostenibilità finanziaria di uno strumento rivelatosi indispensabile per fronteggiare le implicazioni dei cambiamenti climatici».