Continua la protesta dei trattori nella Capitale. In 400 sulla via Nomentana gli agricoltori del movimento "Riscatto agricolo", capitanati dal coordinatore Elia Fornai, non intendono mollare il presidio che giorno dopo giorno ha raccolto trattori da tutta Italia.
Abbattimento dei costi di produzione, difesa del made in Italy, equa ridistribuzione del reddito lungo la filiera, revisione della Pac che individui obiettivi realizzabili dalle aziende agricole in termini di sostenibilità economica, non penalizzando le produzioni nazionali. Queste le principali richieste dei manifestanti, riassunte in un documento di 12 punti.
Le richieste di Riscatto agricolo
Dagli interventi raccolti, diffuso il malcontento per la poca rappresentanza delle sigle sindacali e del governo. Per questo la richiesta di assistere ai tavoli programmatici insieme ai decisori politici e alle organizzazioni agricole.
Protesta trattori, un mondo diviso
Se Riscatto agricolo sembra più dialogante nei confronti del governo e degli organi di rappresentanza del settore, quelli di C.R.A. Agricoltori traditi, capitanati da Danilo Calvani non vogliono scendere a compromessi, chiedono le dimissioni del ministro Lollobrigida e puntano il dito contro la Coldiretti. Calvani ha annunciato per giovedì 15 febbraio una grande manifestazione con ventimila agricoltori al Circo Massimo.
LA PAC 2023-2027 è stata approvata a Bruxelles con il pieno consenso del governo e delle organizzazioni. Regole imposte per vessare gli agricoltori e costringerli alla fame e svendere il capitale fondiario,accumulato da sacrifici fatti da generazioni .Contributi Pac che servono per coprire i costi di gasolio e previdenziali.