«Senza ricambio generazionale l’agricoltura non ci sarà più»

giovani
Mirco Carloni
Rimuovere gli ostacoli che impediscono ai giovani agricoltori di scommettere nel settore agricolo è il primo obiettivo della legge Carloni. L’intervento del presidente della Comagri Camera presso la sede della Fondazione Enpaia

Tra il 2018 e il 2023 sono scomparse, o sono “invecchiate”, complessivamente 4.904 imprese agricole giovanili, pari a 2,3 aziende al giorno (dati Ismea). Nel 2023 il numero di imprese condotte da giovani si è ridotto a una velocità crescente arrivando, nell’ultimo trimestre, a registrare un calo del 4,8%, (il 2022 aveva segnato una diminuzione del 2,4%).

«Questa tendenza è allarmante. La legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel settore agricolo vuole essere da stimolo a un settore che registra di anno in anno un calo delle aziende giovani attive». Lo ha affermato il presidente Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni, primo firmatario della legge “Gioventù agricola”, durante la conferenza stampa svoltasi presso la sede della Fondazione Enpaia, l’Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura.

Ricambio generazionale per un nuovo modello agricolo

«Se non invertiamo questa tendenza – ha proseguito Carloni – il settore agricolo italiano rischia di non esserci più. Dobbiamo fare scelte e azioni tarate ai prossimi 30 anni se vogliamo mantenere vivo il settore. Dobbiamo realizzare un nuovo modello di sviluppo dell’agricoltura nazionale che tenga insieme tradizione, innovazione e giovani, in un ideale passaggio generazionale che conservi i saperi delle tradizioni locali ma che sia anche capace di proiettare l’agricoltura nel futuro».

Cosa prevede la legge per i giovani?

La legge prevede una serie di misure quali: un regime fiscale agevolato per giovani imprenditori agricoli e imprese giovanili agricole che intraprendono un’attività d’impresa; agevolazioni in materia di compravendita di fondi rustici; stipulati dai giovani imprenditori agricoli e dalle imprese giovanili agricole; agevolazioni fiscali per l’ampliamento delle superfici coltivate; la concessione di un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per i giovani imprenditori agricoli che hanno iniziato l’attività a decorrere dal 1° gennaio 2021 e un diritto di prelazione nelle procedure di alienazione e locazione.

Il testo della legge Disposizioni per la promozione e lo sviluppo nel settore agricolo

Ai giovani che decidono di investire nel settore il presidente ha consigliato di valutare come chiudere la filiera: «Meglio trattenere tutto il valore verso il basso e non dare ad altri la materia prima trasferendogli la possibilità di guadagnarci. Inoltre, fondamentale investire in innovazione 4.0 e scegliere i mercati di nicchia in cui c’è maggior valore aggiunto».

Piazza: «Una visione di agricoltura che metta il giovane agricoltore al centro»

Giorgio Piazza

Alla conferenza ha preso parte il presidente della Fondazione Enpaia Giorgio Piazza, che ha affermato: «Serve una visione di agricoltura che metta la figura del giovane imprenditore agricolo al primo posto, affinché possa cogliere il vantaggio della ricerca di una professione originale che, nel difficile contesto in cui ci troviamo, riveste un ruolo strategico in un’azione di supporto e rilancio dell’intera economia nazionale».

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«Senza ricambio generazionale l’agricoltura non ci sarà più» - Ultima modifica: 2024-03-28T17:11:41+01:00 da Laura Saggio

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