Due trattamenti insetticidi da maggio ad agosto. E stavolta non più “fortemente raccomandati”, ma obbligatori e sanzionabili. È la novità che ha introdotto il decreto del ministro Maurizio Martina del 6 aprile scorso per la lotta agli insetti vettori di Xylella fastidiosa. Interventi che il decreto considera essenziali per prevenire la diffusione dell’organismo da quarantena in aree indenni e contenere la presenza nelle aree già infette. Un obbligo che riguarda quindi le tre fasce di territorio demarcate (zona infetta, zona di
contenimento, fino a 20 km a nord di quella infetta e zona cuscinetto, fino a 10 km a
nord di quella di contenimento).
Confini “ballerini”
Una delimitazione che potrebbe essere presto spostata di ulteriori 20 km verso nord per effetto dei focolai rinvenuti nel Comune di Cisternino (Br), a soli 4,5 km dalla zona indenne e soprattutto per effetto del recente deferimento dell’Italia alla Corte di Giustizia europea, per la reiterata mancata applicazione del decreto di lotta obbligatoria contro il temibile batterio da quarantena.
Un provvedimento, quello di Bruxelles, che ha spinto la Regione Puglia a richiamare all’ordine i Sindaci che nei giorni scorsi hanno emesso ordinanze contro i trattamenti obbligatori. «Chi – mette in guardia l’assessore Leonardo Di Gioia - non ottempera a questi obblighi, azienda privata o amministrazione pubblica che sia, incapperà
in sanzioni». I controlli del resto sono già in campo: il loro avvio era infatti previsto da 45 giorni a partire dall’attuazione delle prime misure obbligatorie, ovvero il controllo meccanico della vegetazione spontanea per contenere gli stadi giovanili del vettore
Philaenus spumarius (sputacchina dei prati), che doveva essere attuato da marzo al 30 aprile. Alle sanzioni pecuniarie le aziende agricole inadempienti rischiano di vedersi aggiungere anche penalizzanti sanzioni amministrative come l’esclusione dai finanziamenti
comunitari. Gli strumenti per evitare queste pesanti conseguenze sono a disposizione di tutti gli agricoltori che operano in regime di produzione integrata.
Una risorsa contro gli insetti invasivi
«Epik SL – afferma Francesco Guastamacchia, coordinatore dei delegati sviluppo di Sipcam Italia – è il primo insetticida registrato, dallo scorso novembre, su olivo per il controllo della sputacchina. È a base di acetamiprid, sostanza attiva ad azione traslaminare e sistemica per via floematica, che viene assorbito per via fogliare ed ha un’ottima efficacia nei confronti di Philaenus spumarius. È attivo prevalentemente per ingestione e contatto e, su olivo, è utilizzabile alla dose di 150 ml/hl (1,5 l/ha), per un massimo di due trattamenti, con intervallo di sicurezza di 21 giorni».
Alle recenti Giornate Fitopatologiche, che si sono tenute a inizio marzo a Chianciano (Si), Epik SL è stato protagonista di ben 6 lavori scientifici mirati a valutarne efficacia contro numerosi insetti invasivi recentemente riscontrati in Italia. Sipcam Italia ha infatti sostenuto, negli ultimi anni, un notevole sforzo registrativo per ottenere importanti estensioni d’impiego per questo prodotto, considerato una contromisura decisiva, grazie all’efficacia e alla sistemia, contro l’avanzata dei sempre più diffusi insetti “alieni” che stanno causando grossi grattacapi agli agricoltori, dalla cimice asiatica Halyomorpha halys su frutta, nocciolo e colture estensive, al moscerino della frutta Drosophyla suzukii su ciliegio e piccoli frutti, fino a Aleurocanthus spiniferus, in diffusione a partire dalla
Puglia. Niente è però pericoloso come il vettore di Xylella, una patologia che, come abbiamo imparato in questi anni, è in grado di cancellare la coltura dell’olivo da interi territori.
La migrazione degli adulti
«L’intervento a partire da maggio – spiega Guastamacchia – è fondamentale per contenere gli adulti della sputacchina che proprio a partire da questo mese iniziano a migrare dalla vegetazione spontanea all’olivo, trasferendo il batterio in maniera semipersistente attraverso le loro punture di suzione. Una migrazione che è scalare e che obbliga alla massima attenzione per il posizionamento (e riposizionamento) del trattamento, anche in considerazione della mancanza di specifici strumenti di monitoraggio (trappole attivate con
feromoni)».
Il secondo intervento per il controllo degli adulti di sputacchina, può essere programmato con il fine di controllare contemporaneamente altri fitofagi in grado di danneggiare le produzioni e su cui Epik SL è registrato (mosca dell’olivo e tignola dell’olivo). Di recente un’attività di ricerca coordinata dalla sede di Bari dell’Istituto per la protezione sostenibile delle piante del Cnr e dall’Istituto “Basile-Caramia” di Locorotondo (Bari) ha individuato in Puglia due nuovi vettori di Xylella: Neophilaenus campestris e Philaenus italosignus. Questi presentano alcune differenze rispetto alla sputacchina, oltre che nelle dimensioni e nella morfologia, anche nel ciclo biologico e nel comportamento ed è prevedibile che ciò comporterà l’aggiornamento delle linee guida per le misure di contenimento.
Sicuro e impiegabile fino al 2033
Philaenus spumarius rimane comunque il principale vettore europeo di Xylella fastidiosa subsp. pauca, agente causale della sindrome del disseccamento rapido (CoDiRO) che sta dilagando in ampie e crescenti aree della Puglia. Gli stadi giovanili sono quasi sempre inclusi nelle loro tipiche masse spumose; la fase adulta (P. spumarius compie una sola generazione all’anno) è invece estremamente mobile (la distanza tra i diversi focolai individuati in Puglia dagli ispettori dell’Arif ne testimoniano la capacità di coprire distanze di
alcune decine di chilometri, probabilmente approfittando di passaggi occasionali dati dai nostri mezzi di trasporto). La lotta si deve, quindi, focalizzare con particolare attenzione contro gli adulti. «Occorre però ricordarsi che gli insetticidi non sono tutti uguali –ammonisce Guastamacchia -. Le prove registrative che abbiamo effettuato ci hanno consentito non solo di individuare il corretto dosaggio e di testare l’efficacia di Epik SL nei confronti di queste cicaline, ma anche di confermare le doti di elevata sicurezza di acetamiprid ». Un recente lavoro pubblicato sul Journal of Economic Entomology (Zhou
et al,) inoltre, ha messo a confronto la tossicità per le api di 42 diverse sostanze chimiche tra insetticidi, erbicidi e fungicidi scelti tra quelli più comunemente usati. Acetamiprid è emerso tra quelli con il profilo migliore.
ACETAMIPRID IN SINTESI
• Attività: Insetticida
• Classe chimica: Neonicotinoidi (gruppo chimico delle Cianamidine)
• Famiglia IRAC 4A
• Meccanismo di azione: Agisce sul sistema nervoso centrale degli insetti come antagonista dei recettori nicotinici dell’acetilcolina.
• Modalità di azione: ingestione e contatto.
• Assorbimento: per via fogliare (prevalente) e radicale;
• Translaminare e sistemico per via floematica;
• Estensione di impiego contro Philaenus spumarius: novembre 2017;
• su olivo impiegabile per il controllo di tignola (P. oleae) e mosca (B. oleae).
Gestione del vettore
Il decreto ministeriale del 6 aprile scorso per la lotta agli insetti vettori di Xylella fastidiosa stabilisce:
- È obbligatorio il controllo meccanico degli stadi giovanili dei vettori, sia nei terreni agricoli ed extra agricoli, che nelle aree urbane, attraverso le lavorazioni superficiali del
terreno o trinciatura ed interramento della vegetazione spontanea. La lotta al vettore
con mezzi meccanici è obbligatoria nel periodo che va da marzo al 30 aprile di
ciascun anno. Il controllo a livello aziendale dell’esecuzione di tale prescrizione
sarà effettuato entro 45 gg dalla scadenza fissata. - Sono obbligatori due trattamenti (anche tra gli ordinari interventi fitosanitari nei confronti dei comuni parassiti dell’olivo per il controllo del rodilegno della tignola, della mosca delle olive della margaronia, ecc., con insetticidi autorizzati), con efficacia buona/ottima nei confronti del Philaenus spumarius, ovvero con acetamiprid.
Si evidenzia che i trattamenti più efficaci per contenere la popolazione adulta della sputacchina e conseguentemente la diffusione del batterio devono essere effettuati soprattutto nel periodo compreso tra maggio e agosto.