Il rinnovo del patto di filiera che unisce la De Matteis Agroalimentare Società benefit e gli agricoltori che conferiscono il grano duro 100% italiano con il quale viene prodotta Pasta Armando è stato al centro della 14ª edizione di “IncontrArmando”, il tradizionale evento che a inizio autunno, prima delle semine di novembre, da 14 anni l’azienda irpina organizza presso lo stabilimento di Flumeri (Av).
IncontrArmando festeggia 14 anni di filiera Armando
La filiera Armando, che nell’ultima annata cerealicola ha coinvolto 760 aziende agricole di nove regioni italiane, quest’anno festeggia 14 anni di attività, ha ricordato il presidente di De Matteis Agroalimentare, Armando Enzo De Matteis, dalla cui intuizione nel 2010 è nata la filiera che porta il suo nome. «E lo fa con numeri in crescita: circa 13.000 ettari di campi coltivati a grano duro in filiera Armando, con un incremento del 35% rispetto al 2023. È un traguardo in totale controtendenza rispetto alla flessione delle superfici coltivate a grano duro in Italia, che, secondo dati Istat aggiornati al 30 luglio 2024, registrano un decremento del 6,2%. In più gli agricoltori aderenti alla Filiera Armando hanno conseguito un miglioramento medio delle rese colturali di oltre il 15% rispetto alle medie nazionali e hanno raggiunto ottimi esiti qualitativi, testimoniati, fra l’altro, dal Premio Qualità che assegniamo alle aziende agricole che si sono distinte nella scorsa annata».
Filiera Armando alimenta la fiducia negli agricoltori
Per l’amministratore delegato di De Matteis Agroalimentare SB Marco De Matteis la 14ª edizione di IncontrArmando è molto importante.
«Celebriamo la crescita della filiera e l’incremento delle superfici coltivate rispetto al 2023, in un contesto diametralmente opposto, perché in Italia la coltivazione di grano duro è da oltre dieci anni in calo. Purtroppo gli agricoltori gradualmente abbandonano la coltura del grano duro. Attraverso la filiera Armando noi cerchiamo, invece, di alimentare fiducia negli agricoltori, spingendoli a sottoscrivere il nostro disciplinare, che permette la produzione di un grano duro di eccellente qualità. Naturalmente a fronte di tale grano duro di alta qualità l’azienda garantisce una premialità agli agricoltori».
Filiera Armando aiuta le aziende a continuare l’attività
Marco De Matteis ha ricordato che quello in cui opera la De Matteis Agroalimentare è un territorio interno, che sicuramente soffre di problemi maggiori rispetto ad altri territori.
«Le aziende agricole spesso sono molto piccole, i familiari sono direttamente impegnati nel lavoro dei campi. Progetti come quello della Filiera Armando aiutano le aziende a continuare la loro attività agricola, che è faticosa e impegnativa».
Investire per migliorare la competitività
L’amministratore delegato De Matteis ha espresso fiducia che gli investimenti di De Matteis Agroalimentare in logistica che stanno per nascere arrivino a concretizzarsi.
«Per noi la mobilità delle merci, quindi la possibilità di raggiungere i mercati, resta fondamentale. Il mercato internazionale, sempre più competitivo, impone oggi un’accelerazione alle aziende italiane, che devono continuare a investire nel miglioramento qualitativo e organizzativo per mantenere una posizione di rilievo nel mondo. Nel nostro comparto questo significa impegnarsi per accrescere la qualità della pasta lungo tutta la filiera produttiva, partendo dalla eccellenza e dalla salubrità della materia prima».
Filiera e pasta di qualità ambasciatori di cucina italiana
L’impegno della De Matteis Agroalimentare nella crescita della filiera è stato rimarcato da Marco De Matteis anche nel confronto con l’amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia e lo chef Alessandro Borghese sulle prospettive della filiera e della pasta di qualità come ambasciatori della cucina italiana nel mondo.
Gli agricoltori sono protagonisti del presente e del futuro del settore agroalimentare nella sua transizione verde, in stretta sinergia con l’industria, ha evidenziato Scordamaglia.
«Il modello italiano, caratterizzato da una tecnologia capace di ottenere il massimo valore aggiunto con il minor impiego possibile di input e il più basso impatto ambientale è il modello da seguire al mondo. Un modello da contrapporre a quello in cui l’alimentazione del futuro sarebbe invece affidata a poche multinazionali globali, fautrici di cibi sintetici e ultraprocessati, dannosi per le filiere produttive, per gli agricoltori locali e soprattutto per i consumatori».
Borghese ha espresso la propria contentezza per aver preso parte a IncontrArmando. «Questo è un momento importante di confronto e condivisione con gli agricoltori della Filiera Armando. Insieme possiamo fare molto per valorizzare il patrimonio gastronomico italiano, partendo proprio dai valori di genuinità, generosità e fiducia che ci contraddistinguono e che ci ispirano nel nostro lavoro quotidiano che conduce all'eccellenza».