Via libera nelle aree colpite dal sisma all’anticipo del pagamento dei fondi comunitari dovuti alle imprese agricole per garantire la liquidità necessaria ad affrontare l’emergenza. Sono infatti stati predisposti gli appositi decreti da parte di Agea, l’Agenzia per le erogazioni in Agricoltura, importanti per garantire agli agricoltori i mezzi per sostenere la ripresa delle attività economiche.
Allo stesso tempo occorre procedere al più presto alle verifiche dei danni con sostegni per la ricostruzione e la perdita dei redditi.
Sono infatti 3.300 i posti di lavoro a rischio nelle campagne nei territori dei 17 comuni che hanno subito danni strutturali gravi e che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole (oltre 7 ogni 100 abitanti, contro la media nazionale di 2,7%). È quanto emerge dal primo bilancio dei danni elaborato dalla Coldiretti nelle campagne di Amatrice. Le aziende agricole censite nell’area sono 1.894, di cui quasi il 35% (pari a 658 aziende) presenti nei territori perugini dell’Umbria, seguiti dalle Marche (582), dall’Abruzzo con 372 e dal Lazio con 282 aziende nel reatino delle quali 181 ad Amatrice, le più danneggiate.
La maggior parte delle aziende sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore (91,9%) e sono strutturate in forme giuridiche prevalentemente individuali (88,2%).