Ora lo smartphone permette anche di coltivare ortive. Senza essere sul posto. L’idea l’hanno avuta tre anni fa tre giovani orticoltori del Molise, lanciando l’azienda Natura Vicina e il sito internet www.naturavicina.it, che permette di coltivare e acquistare verdure di ogni tipo a distanza.
Broccoli, cavoli, cipolle, cicorie "adottate a distanza"
L’intuizione di Donato D’Itri (38 anni) e dei due fratelli Antonio e Francesco Barile (37 e 32 anni) nasce dalla necessità di mostrare alle persone, che vivono da Milano a Catania, il luogo esatto in cui nascono le loro produzioni (lattuga, cavoli, broccoli, cipolle, cicorie, finocchi, melanzane, patate e la grande varietà di verdure) che coltivano in località Campo Saccone, a Macchiagodena, paese della provincia di Isernia, a 610 metri di altitudine. Di mostrare la terra da cui proviene il cibo che si porta in tavola.
Donato è ingegnere, Francesco è commercialista e Antonio è perito tecnico. La loro nuova vita è legata all’agricoltura. Hanno ideato e creato un innovativo sistema tecnico e informatico per permettere a chiunque di coltivare un orto da casa, per poi ricevere i prodotti della terra - osservati tramite computer e cellulari attraverso telecamere e curati a distanza - direttamente a domicilio. Un’iniziativa all’avanguardia, per la quale ora Natura Vicina ha ottenuto il brevetto, essendo un progetto unico a livello nazionale.
Orto in affitto
Gli orti sono coltivati su circa due ettari e mezzo di terreno in diverse serre e in aperta campagna tra le colline e la vegetazione da cui spuntano le cime di Monte Miletto.
Tramite un sistema tecnico, collegato ad internet, ogni cliente di Natura Vicina può gestire il suo orto “in affitto”, attraverso i suoi dispositivi elettronici e le due webcam installate sul proprio pezzo di terreno, decidere se accendere o spegnere la luce per osservare come crescono gli ortaggi, se irrigare le verdure oppure, quando è caldo e necessario, nebulizzare.
La tutela delle piante è sempre garantita. Non si può innaffiare se è già stato fatto e se non è un bene per gli ortaggi. Il sistema informatico è in grado di capire tempi e modalità di coltivazione: se il cliente si dimentica di irrigare, avviene automaticamente nel momento necessario. Il tutto coadiuvato dal controllo manuale degli agricoltori.
Il cliente, dopo essersi registrato con il proprio account, riceve il suo lotto di terreno di minimo 28 m2 e sceglie cosa vuole piantare. Ha a disposizione una lista composta da circa 50 ortaggi di stagione, che viene aggiornata costantemente dai tre orticoltori moderni.
C’è tra le altre la bietola rossa, la lattuga lollo, la melanzana clelia o di Firenze, il peperone corno rosso di Senise, il pomodoro datterino, la rucola selvatica, le zucchine. Un’ampia varietà, con la possibilità per i clienti di chiedere nuove coltivazioni fuori lista: in questo caso, gli agricoltori, se ritengono la proposta valida, fanno esperimenti e poi aggiungono la nuova piantagione.
Piace a famiglie e ristoranti
La prima serra realizzata dai giovani imprenditori agricoli molisani, che loro amano chiamare “il prototipo”, è composta da dieci orti, le altre due ne contengono venti. L’investimento iniziale è stato di circa 130mila euro.
L’intento ora è di creare altri orti – ci sono circa 4 ettari ancora da coltivare - perché l’iniziativa comincia ad essere apprezzata in diverse zone d’Italia e le richieste da parte dei clienti aumentano. Per adesso, le persone che hanno affittato gli orti di Macchiagodena ne sono circa 50. Vivono tra Monza, Caserta, Foggia, Roma e in diverse località italiane.
E l’orto a distanza non piace solo alle famiglie, ma anche ai pub e ai ristoranti, che preferiscono sapere e far vedere ai frequentatori dei propri locali la provenienza delle verdure che metteranno nel piatto.
«La maggior parte dei clienti non ha avuto esperienze dirette di agricoltura – spiega Francesco -. Ma dopo aver mangiato le nostre verdure biologiche restano soddisfatti. Perché si tratta di prodotti di qualità. Un altro dei nostri obiettivi è di far venire le persone che coltivano a distanza qui a Macchiagodena a vedere l’orto e a raccogliere. La scorsa estate, per esempio, abbiamo ricevuto la visita di un cliente da Foggia, che poi è rimasto per una settimana in Molise, da turista».
Monitoraggio 24 ore su 24
Gli agricoltori a Macchiagodena si occupano di seminare quanto è stato definito dal cliente online, il quale a questo punto può monitorare con il computer il suo orto a distanza, controllarne la temperatura e l’umidità, irrigare il terreno quando riceverà la notifica che indica che è arrivato il momento di farlo, comunicare con l’agricoltore per richieste, consigli ed informazioni.
Un orto biologico da poter gestire pur vivendo in una grande città, con il privilegio poi di ricevere a casa e mangiare ciò che si è coltivato a distanza.
«Abbiamo deciso di fare un investimento sul nostro territorio, con l’idea di far conoscere la nostra terra, il Molise, vocata alla natura e all’agricoltura – racconta Donato D’Itri -. Con la piattaforma di Natura Vicina chiunque può essere un contadino. L’obiettivo è di riavvicinare le persone alla natura e offrire ai clienti la massima tracciabilità sui prodotti: dalla piantagione alla raccolta, l’orticoltore a distanza può monitorare sempre il suo orto, 24 ore su 24».
Tre tipi di abbonamento
Il servizio è strutturato attraverso tre tipi di abbonamento, che consentono di ricevere a casa il quantitativo di verdure di cui la famiglia o il locale ha bisogno in modo costante per tutto l’anno: circa 30 consegne annuali da 6/7 kg di ortaggi ognuna; oppure si può scegliere di acquistare un cestino di circa 4/5 kg o di 7/8 kg con le verdure che si desiderano sulla base del proprio fabbisogno; o creare un gruppo d’acquisto.
Donato, Francesco e Antonio sono pieni di idee e dopo aver lanciato l’app di Natura Vicina ora hanno intenzione di piantare un uliveto, per fare l’olio a distanza.
Quella di Donato D’Itri, Francesco e Antonio Barile è una delle esperienze di giovani orticoltori innovativi presentati in occasione del FUTUR SHOW Innovazione in orticoltura
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