45.000 quintali. A tanto ammonta la produzione pugliese di mele stimata per il 2021. Certo, è modesta se confrontata con le enormi produzioni delle valli del Trentino (oltre 500.000 tonnellate all’anno) e delle altre importanti aree melicole italiane. Ma è comunque notevole, se si considera che la Puglia non gode di una lunga e diffusa storia melicola. Eppure sta per iniziare la campagna di raccolta delle mele Royal Gala, la varietà più precoce, in ritardo di qualche giorno rispetto agli anni precedenti a causa delle anomalie climatiche che si sono succedute: dalle gelate primaverili alla grandine e ai nubifragi, fino alla siccità e al caldo torrido che hanno imperversato sin da metà giugno.
La produzione di mele in Puglia nel 2021 | |
Provincia | Quintali |
Taranto | 13.750 |
Foggia | 12.000 |
Bari | 11.200 |
Brindisi | 4.400 |
Lecce | 2.350 |
Barletta-Andria-Trani | 1.250 |
Totale Puglia | 44.950 |
Fonte: Elaborazione Coldiretti Puglia su dati Istat |
In Puglia su raccolta mele il peso di Covid-19 e burocrazia
Ma sulla raccolta delle mele si scaricano anche le conseguenze della pandemia da Covid e la burocrazia, sostiene il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. «La mancata proroga dei permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia sta mettendo a rischio la campagna di raccolta. Da ciò la necessità di prorogare i permessi di soggiorno scaduti lo scorso 31 luglio almeno fino al 31 dicembre 2021, in modo da evitare che molti lavoratori siano costretti a tornare nel loro Paese. Per rassicurare il sistema produttivo è importante anticipare la pubblicazione del decreto flussi per il 2021. Ma occorre pure una radicale semplificazione del lavoro in agricoltura».
Il melo in Puglia in aree particolarmente vocate
La presenza del melo in Puglia è concentrata soprattutto in alcune aree particolarmente vocate, come i Monti Dauni e l’agro di Martina Franca in Valle d’Itria. «La varietà più diffusa in Puglia è la Fuji, seguono la Golden Delicious con il tipico colore giallo e la polpa croccante, la Gala con le tipiche sfumature rosse, la Red Delicious con il rosso deciso e uniforme e la verde Granny. Ma la melicoltura pugliese poggia anche su importanti espressioni della biodiversità locale, come la mela di San Giovanni detta anche Maggiatica, Sant’Antonio o Grasta, che matura all’inizio dell’estate, la varietà Limoncella, che presenta elevata variabilità clonale con diverse forme dei frutti, la varietà Gaetanella, che si conserva molto bene per tutto l’inverno, e altre ancora».