Marcello Bonvicini: «Polizze catastrofali obbligatorie per i frutteti»

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Il presidente di Confagricoltura Emilia-Romagna elenca una serie di priorità per rilanciare un comparto in affanno

Scongiurare il taglio di altri frutteti, finanziare il reimpianto di colture arboree puntando a nuovi portainnesti, aprendo così la via alla coltivazione di varietà più adatte alle attuali condizioni pedoclimatiche, con un occhio di riguardo anche per quelle maggiormente apprezzate dal consumatore. Riformare il sistema delle coperture assicurative contro i danni da calamità naturali introducendo una sorta di assicurazione catastrofale obbligatoria per tutti, che consentirebbe tra l’altro di ridurre di molto il costo delle polizze grazie all’ampliamento della platea dei sottoscriventi.

Queste le proposte del presidente regionale di Confagricoltura Marcello Bonvicini per rilanciare il settore frutticolo emiliano-romagnolo, negli ultimi anni fiaccato da calamità naturali, problemi fitosanitari (cimice asiatica su tutti) e concorrenza sempre più agguerrita sui mercati. La lista di desiderata è stata consegnata all’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi.

Presidente, la situazione è davvero così drammatica?

«Sì. Il comparto è alle prese con tre anni di mancata produzione dovuta a problematiche fitosanitarie e atmosferiche e un gap sempre più ampio tra costi e ricavi. In media un chilo di pere viene pagato all’agricoltore 45 centesimi quando per produrlo ne sono stati spesi 65. Bisogna intervenire subito per invertire la rotta e contrastare le drammatiche conseguenze economiche e occupazionali lungo tutta la filiera come pure l’impatto sul tessuto sociale del territorio».

C’è anche un problema di liquidità per le imprese frutticole.

«Molto grave. Perciò bisogna prevedere una moratoria sui mutui attivati per gli investimenti aziendali. Ma anche l’erogazione dei fondi già stanziati per i danni da cimice, maculatura bruna e gelate, subiti dalle aziende agricole nel 2020. E poi bisogna utilizzare bene le risorse del Psr, integrandole, se possibile, con quelle messe a disposizione dall’Ocm ortofrutta».

Dopo la batosta del 2020 anche quest’anno il gelo ha colpito duro.

«E i ristori non arrivano o arrivano dopo anni. Sulla modifica della legge 102, Confagricoltura Emilia-Romagna chiede di costituire un tavolo per arrivare a una radicale riforma dello strumento in tempi rapidi. Le modalità sono inadeguate. E poi se le polizze contro eventi catastrofali fossero obbligatorie il costo scenderebbe».

Teme una fuga degli agricoltori dalla frutticoltura?

«È un fenomeno in corso già da anni. In Emilia-Romagna gli ettari in produzione sono all’incirca 48.000 ma nel 1994 erano quasi 100.000».

Le nuove tecniche di breeding possono aiutare a rilanciare il comparto?

«Sono le uniche in grado di farlo. Cisgenesi e genome editing possono offrire ai frutticoltori impianti più resistenti agli agenti esterni, agli stress climatici e alle malattie. Anche perché ci viene chiesto di produrre di più utilizzando meno terra, acqua e fitofarmaci».

Dal punto di vista commerciale cosa non va?

«Bisogna sostenere la promozione e valorizzazione dei prodotti Igp anche attraverso i canali di finanziamento comunitari quali il programma Agrip. Dare applicazione al piano di rilancio frutticolo condiviso lo scorso anno tra Regione e rappresentanze, che guarda alla riconversione varietale, alla ricerca avanzata sulla difesa fitosanitaria, a moderni impianti di protezione da eventi calamitosi e a sgravi contributivi e fiscali sull’esempio dei nostri principali competitor europei».

L’assessore Mammi come ha accolto le sue proposte?

«Ha detto che chiederà al ministro Patuanelli la convocazione del tavolo ortofrutticolo nazionale per discutere e approvare il progetto di rilancio del settore frutticolo presentato dalla Regione, che da mesi giace sul tavolo ministeriale e l’attivazione della procedura per la moratoria sui mutui. Inoltre, ha promesso che lavorerà affinché nel Psr di transizione 2021-2022 siano dedicate adeguate risorse al settore frutticolo».

Marcello Bonvicini: «Polizze catastrofali obbligatorie per i frutteti» - Ultima modifica: 2021-05-24T13:28:17+02:00 da Simone Martarello

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