Mele del Trentino, via libera all’iscrizione nel registro delle l’Igp

    mele del trentino
    Importante riconoscimento per la melicoltura trentina che produce un quinto delle mele italiane. Certificazione per otto varietà e alcuni cloni. I complimenti di Bellanova e Confagricoltura

    La Commissione europea ha approvato la richiesta di iscrizione delle Mele del Trentino nel registro delle Indicazioni geografiche protette. Il marchio è stato ottenuto attraverso la costituzione di un'Associazione temporanea di scopo (Ats) tra i consorzi Melinda e La Trentina, assieme alle cooperative di produttori Sant'Orsola e Mezzacorona, con il supporto tecnico della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige. Il 90% delle mele viene conferito da più di 5.000 soci a 32 cooperative ortofrutticole associate. Il fatturato annuo supera i 300 milioni di euro.

    «Si tratta di un riconoscimento importante, che certifica una produzione di alta qualità, ora i consumatori avranno la certezza della validità di un prodotto di eccellenza», ha commentato il presidente dell'Ats Michele Odorizzi.

    Le varietà ammesse

    Le Mele del Trentino Igp vengono prodotte utilizzando le varietà Golden Delicious, Red Delicious, Gala, Fuji, Morgenduft, Granny Smith, Renetta, Pinova e relativi cloni e mutanti della specie Malus x domestica, Borkh, cioè del melo comune. Per la produzione delle Mele del Trentino Igp è consentito l’utilizzo anche di altre cultivar di melo derivanti dalla ricerca varietale e che abbiano dimostrato, attraverso prove sperimentali e documentali, la conformità del metodo di ottenimento e delle caratteristiche qualitative del frutto al presente disciplinare di produzione.

    Mele del Trentino Igp, le caratteristiche

    Al momento dell’immissione al consumo i frutti devono essere interi, di aspetto fresco e sano, puliti, privi di sostanze e odori estranei e devono presentare la forma da rotondeggiante a tronco conica per Golden, Red Delicious, Pinova, rotondeggiante per Gala, Fuji, Morgenduft, Granny Smith, rotondeggiante appiattita per Renetta. La colorazione è dal verde al giallo con possibile faccetta rosata per Golden. Dal verde al giallo con sovraccolore rosso per Red Delicious, Fuji e Morgenduft e sovraccolore da rosso aranciato a rosso vivo per Gala e Pinova e con buccia rugosa-rugginosa per Renetta. Verde con possibile sfaccettatura rosata per Granny Smith.

    Il valore di durezza della polpa non deve scendere al di sotto di 5,5 kg/cm² per le varietà Fuji, Granny Smith e Pinova e di 5 kg/cm² per le varietà Golden, Red Delicious, Gala, Morgenduft e Renetta, da misurarsi entro due mesi dalla raccolta e prima dell’uscita dai centri di confezionamento.

    Il calibro non deve essere inferiore ai 65 mm per tutte le varietà, con l’eccezione della varietà Gala, il cui calibro minimo non deve scendere al di sotto dei 60 mm.
    I requisiti minimi di categoria per le Mele del Trentino Igp destinate al consumo fresco sono quelli stabiliti dalla normativa comunitaria relativa alle categorie commerciali Extra e I (prima).
    Il tenore zuccherino deve rispondere come minimo a 12 °Brix per Fuji, 11 °Brix per Golden e Pinova, 10,5 °Brix per Gala, 10 °Brix per Morgenduft e Granny, 9 °Brix per Red Delicious e Renetta. Entro due mesi dalla raccolta l’acidità massima dei frutti (meq NaOH/100g) non dovrà essere superiore a 10 per Red e Gala, 15 per Golden e Morgenduft, 25 per Renetta, Fuji, Granny e Pinova.

    Il tenore in polifenoli totali, su frutto intero e entro due mesi dalla raccolta deve essere superiore a 400 mg/Kg per Renetta e a 200 mg/Kg per le altre varietà.

    Per le mele destinate esclusivamente alla trasformazione sono previsti tutti i requisiti richiesti dal Disciplinare di Produzione, con l’eccezione di categoria, calibro, durezza. Tali frutti possono fregiarsi della Igp ma non possono essere destinati tal quali al consumatore finale.

    mele del trentinoMele del Trentino Igp, il plauso di Bellanova e Confagricoltura

    «Le Mele del Trentino diventano la specialità food a Indicazione geografica numero 303 per il nostro Paese. Un importante riconoscimento per un'altra delle tante eccellenze made in
    Italy – ha commentato la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova – l'Italia conferma ancora una volta la sua leadership europea nei prodotti di qualità certificata, a riprova della forza competitiva del made in Italy nel mondo. Con un trend di crescita ininterrotto nel corso degli ultimi dieci anni, le Dop e Igp rappresentano un traino rilevante dell'agroalimentare italiano, su cui incidono per il 20%, superando i 16,2 miliardi di euro di valore alla produzione, come ha recentemente rilevato il Rapporto 2019 Ismea - Qualivita».

    «Il marchio Igp Mele del Trentino è un attestato all’impegno e alla reputazione di tanti melicoltori di un distretto produttivo di eccellenza e assolutamente competitivo, che è conosciuto e apprezzato anche all’estero – ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – l’Italia ha una melicoltura di alta qualità riconosciuta dalle molteplici Dop e Igp riconosciute a Mela Alto Adige o Sudtiroler Apfel, Mela di Valtellina, Mela Val di Non, Mela Rossa Cuneo, Melannurca Campana ed ora, finalmente, anche Mele del Trentino. In particolare il solo Trentino (con attivi i consorzi Melinda e La Trentina) garantisce il 20% della produzione nazionale di mele, con oltre 440mila tonnellate di prodotto».

    Mele del Trentino, via libera all’iscrizione nel registro delle l’Igp - Ultima modifica: 2020-07-01T14:48:20+02:00 da Simone Martarello

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