Una dotazione finanziaria di 6,5 milioni di euro per dare un forte impulso agli investimenti nelle aziende agricole, con contributi fino a 150mila euro, finalizzati a migliorare la gestione della risorsa idrica per scopi produttivi, grazie all’introduzione di nuovi approcci e tecnologie che consentiranno di razionalizzare e massimizzare l’efficienza dell’irrigazione. È quanto prevede il nuovo bando della Regione Abruzzo, a valere sulle risorse del Psr 2014-2020, nell’ambito della misura M04, “investimenti in immobilizzazioni materiali” e dell’intervento “Miglioramento efficienza idrica nei processi produttivi nelle aziende agricole”.
Non sono stati ancora stabiliti i termini per la presentazione delle domande. Sono previsti due periodi per la presentazione delle istanze (a sportello), il primo a settembre 2021, il secondo a marzo 2022. L’apertura dei “periodi di presentazione” sarà stabilita con specifici avvisi pubblicati sul sito della Regione. Il totale degli investimenti per ciascuna domanda di sostegno ha un limite massimo di 150.000 euro.
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Spese ammesse a contributo
Nello specifico sono consentiti l’acquisto, posa in opera e messa in esercizio, di impianti e attrezzature irrigue da prevedersi in uno specifico Piano di Sviluppo Aziendale (Psa), con le seguenti voci di costo: macchinari, attrezzature e impianti tecnologici ad alta efficienza; sostituzione di impianti di irrigazione con altri a maggiore efficienza; miglioramenti fondiari connessi alla realizzazione degli interventi previsti (opere accessorie agli investimenti principali nel limite del 20% degli importi ammissibili); hardware e software per una precisa valutazione dei volumi d’acqua di irrigazione e dell’esatto momento di intervento irriguo e per il calcolo del bilancio idrico delle colture (DSS); sistemi, impianti e tecnologie per una migliore gestione delle risorse idriche, compresi i contatori.
Finanziate anche le spese generali collegate agli investimenti comprensive di spese tecniche per onorari di tecnici incaricati e consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica, inclusi gli studi di fattibilità, nel limite massimo del 4% elevabile all’8% se connesse ai lavori o ad opere edili soggette a permesso di costruire o provvedimento analogo. L’aliquota contributiva è di norma del 40%, estensibile al 60% nei casi previsti dal bando.
La pratica irrigua che viene nel bando incentivata è infatti quella dei cosiddetti Dss, sistemi e concetti di nuova impostazione che aiutano gli operatori agricoli a rispondere ai quesiti su “quando” e “quanto” irrigare in funzione di un dato sistema irriguo, una data coltura e una peculiare evoluzione meteoclimatica.
Tre livelli di difficoltà
Gli investimenti ammessi sono suddivisi in tre sotto-tipologie con grado di complessità attuativa crescente. Investimenti consistenti nella sola installazione di apparecchi di misurazione della risorsa irrigua fluente negli impianti irrigui esistenti (contatori); introduzione di attrezzature e sistemi volti al miglioramento dell’efficienza idrica negli impianti irrigui esistenti asserviti ai processi produttivi agricoli, compresi i sistemi di gestione, misurazione, controllo, telecontrollo e automatizzazione dell’irrigazione; interventi di efficientamento degli invasi di accumulo aziendali esistenti, che soddisfano dettagliati limiti dimensionali in grado di ridurre gli iter autorizzativi previsti dalle norme vigenti.
Le tre sotto-tipologie, ad eccezione della prima, non sono distinte e autonome, in quanto l’attuazione di una di esse implica la necessaria attuazione di quella che la precede.
Imprudente: «Sostenibilità ambientale priorità assoluta»
«Il miglioramento delle prestazioni idriche – spiega l'assessore all'Agricoltura Emanuele Imprudente – rappresenta una priorità assoluta per lo stato di salute e competitività delle nostre imprese agricole, alla luce dei cambiamenti climatici e della riduzione media annua delle precipitazioni. Questo bando, in altri termini, va nella direzione della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica: ammessi a finanziamento saranno infatti gli investimenti che contribuiranno alla transizione verso sistemi d’irrigazione a più alta efficienza, minimizzando il consumo della risorsa idrica».