Resta alta l'attenzione sul fiume Po la cui portata è ancora sotto il 30% rispetto alla media stagionale. Nonostante le recenti piogge, a preoccupare è il previsto rialzo delle temperature, non rassicurante.
I bacini più aridi
È quanto emerso dal primo incontro dell'Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell'Autorità distrettuale del fiume Po (AdbPo) che mantiene alta la guardia sui sottobacini più aridi del grande fiume:
- Val Trebbia (Piacenza),
- area di Boretto (Reggio Emilia) - dove l'impianto idrovoro di prelievo è insabbiato
- alcune zone del Bolognese.
Aprile rinfrancante
Rispetto a marzo, spiega l'autorità, il mese di aprile ha già fatto registrare precipitazioni in grado di migliorare parzialmente il generale contesto del distretto, tra «i più aridi rilevati a inizio di stagione primaverile», tanto che per le colture era stata anticipata al primo marzo l'irrigazione d'emergenza. Altre piogge sono attese e queste potranno contribuire a innalzare i livelli idrometrici.
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Ma le temperature in aumento vanificheranno le recenti piogge
Tuttavia, il contestuale aumento delle temperature potrebbe vanificare questo contributo a causa della possibile evapotraspirazione nei terreni. La sintesi dell'osservatorio è che al momento, complessivamente, la criticità del distretto è bassa, ma il monitoraggio sarà costante. I prossimi due punti sulla situazione saranno fatti l'11 maggio e l'11 giugno.