La "terza missione" del mondo scientifico, cioè divulgare le conoscenze e contribuire alla crescita culturale di tutti gli interessati ai vari settori è stata la stella polare che ha guidato i lavori della riunione del Comitato tecnico-scientifico di Edagricole, riunitosi a Massa Marittima (Gr) per pianificare le attività da svolgere con gli strumenti dedicati all'informazione (riviste e siti) e con quelli destinati alla formazione (libri e manuali scolastici) in agricoltura.
Tutti i componenti del comitato hanno convenuto sulla necessità di realizzare contenuti in grado di aiutare il settore primario italiano e gli imprenditori agricoli ad adattarsi al cambiamento climatico, di spingere l'innovazione tecnologica e di favorire il ricambio generazionale. Due le direttrici verso le quali dirigere i messaggi: da una parte agricoltori, agronomi e tecnici di tutti i livelli, dall'altra le istituzioni, da quelle europee a quelle regionali, che con le loro decisioni hanno in mano i destini del settore primario.
Nuove tecnologie salvagente nel mare in tempesta
Le nuove tecnologie sono state al centro del dibattito e delle riflessioni della giornata. Dall'intelligenza artificiale alla sensoristica, dalla meccanica di precisione ai sistemi di supporto alle decisioni, sono questi gli strumenti in grado di rendere l'agricoltura più competitiva e garantire reddito agli agricoltori. Ma per usare questi nuovi strumenti servono formazione e conoscenza, oltre alla disponibilità da parte di tutti gli interessati ad accogliere le innovazioni.
I componenti del Cts hanno convenuto di concentrare le azioni di comunicazione e formazione in particolare su zootecnia e benessere animale, risorse idriche e irrigazione, agricoltura biologica, meccanizzazione e robotica, biostimolanti e sequestro di carbonio.
«Abbiamo davanti sfide da affrontare non tra dieci anni ma già oggi – ha detto il coordinatore del Cts di Edagricole Michele Pisante – il percorso è in salita ma non dobbiamo farci scoraggiare. Il nostro ruolo è quello di creare un impatto nel processo decisionale e innescare un processo virtuoso nella rete di docenti e operatori delle scienze agrarie per comunicare l'agricoltura in maniera scientifica».