Sottoscritto il 23 marzo scorso il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori dipendenti da aziende cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e zootecnici e lavorazione prodotti alimentari.
Il rinnovo segue il recente accordo per il Ccnl dei dipendenti dell’industria alimentare; in totale i due rinnovi contrattuali interessano circa 500.000 addetti, di cui almeno 70.000 dipendenti del sistema della cooperazione.
Vediamo in sintesi le principali novità del nuovo Ccnl.
- All’art. 2, in tema di Struttura contrattuale, è stata valorizzata ulteriormente la contrattazione aziendale che ha come obiettivo principale il miglioramento della competitività delle imprese e il processo di adeguamento delle professionalità dei lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi aziendali di flessibilità organizzativa, aumento della produttività, innovazione e competitività. Apprezzabile anche il principio della non sovrapponibilità tra istituti e costi della contrattazione nazionale e aziendale.
- Vigenza contrattuale: importante l’allungamento del periodo di vigenza del Ccnl, che passa da 3 a 4 anni (come è previsto da almeno un ventennio dal Ccnl degli operai agricoli e degli impiegati agricoli). Il Ccnl testé sottoscritto andrà, quindi, a scadere il 30/11/2019.
- Stabilite le regole per il medio periodo in relazione agli accordi aziendali, che non potranno comunque sovrapporsi, con una sostanziale proroga dei contratti oggi vigenti di un ulteriore anno e nella odierna formulazione.
- Premio per obiettivi: elemento di garanzia retributiva. Dal 1° gennaio 2016, le aziende che non abbiano realizzato la contrattazione del premio per obiettivi, erogheranno, a titolo di elemento di garanzia retributiva a favore dei lavoratori dipendenti, gli importi riportati in tabella 1.
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