Un’esperienza fieristica completamente nuova, interamente tridimensionale, un unicum oggi nel panorama nazionale. Ma che allo stesso tempo non vuole sostituire la fiera “fisica”, che non potrà mai essere sostituita.
«Il processo di cambiamento verso il digitale era già iniziato da tempo e il Covid-19 ha semplicemente accelerato questo processo – ha detto Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma, in occasione della presentazione alla stampa del progetto Eima Digital Preview (Edp) –. Eima veniva già da un posizionamento diverso e ha deciso di sfidarsi con questa nuova piattaforma, che non vuole essere una riproposizione della fiera fisica, ma sarà una cosa diversa, perché viaggeremo virtualmente in un universo di prodotti, servizi e aziende capaci di sfruttare nuove opportunità di business».
Organizzato dall’associazione italiana dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma, l’evento digitale è dunque un’anteprima piena di fascino: per cinque giorni - dall’11 al 15 novembre - le aziende espositrici di Eima International (oltre 2.000) accenderanno i riflettori dei propri stand virtuali, accessibili da tutti i Paesi del mondo con copertura totale “h24”. «L’obiettivo di questo progetto – ha proseguito Rapastella – è far sì che Eima riesca nella sfida di differenziarsi nell’attuale panorama delle fiere. Il viaggio avrà contenuti concreti legati ai prodotti delle aziende, alla possibilità di matching con gli operatori, alla capacità di sviluppare un marketing promozionale nuovo, efficace e globale».
Tre porte
Il viaggiatore che arriva sulla piattaforma inizierà il proprio viaggio varcando tre porte che si mostreranno una volta effettuata la registrazione. Ogni porta rappresenta uno degli snodi nei quali si articola la dimensione digitale di Eima:
- i pianeti merceologici e tutti gli spazi delle aziende (l’accesso a questa porta offre al visitatore la possibilità di esplorare i 14 pianeti merceologici, corrispondenti ai 14 settori di specializzazione dell’Eima;
- contatta il team: il valore delle persone e delle loro competenze e assistenza h 24 (chi entra in questa porta interagisce con il team Eima e FederUnacoma per qualsiasi esigenza);
- Eima Agorà: la piazza internazionale della meccanizzazione agricola (una vera e propria arena all’interno della quale sarà possibile seguire appuntamenti, iniziative, informazioni a tutto campo sull’agromeccanica a livello internazionale).
Gli espositori potranno utilizzare la piattaforma a partire dalla prima metà di settembre, grazie a un’interfaccia di gestione alla quale potranno accedere dalla propria area riservata sul sito www.eima.it e potranno caricare tutti i prodotti nei propri spazi. Da metà settembre sarà possibile registrarsi agli eventi principali dell’agorà.
«Gli spazi prettamente espositivi di Edp - ha concluso Rapastella - sono stati concepiti in modo tale che il visitatore abbia un’esperienza ancora più diretta delle macchine e che possa familiarizzare con le loro caratteristiche preselezionando così il modello più adatto alle sue specifiche esigenze. Inoltre, gli espositori all’interno della propria area virtuale potranno trasmettere eventi live in diretta dai loro stabilimenti».
Eima International nel rispetto della sicurezza
L’Eima International di febbraio (3-7 febbraio 2021) rappresenta, per il settore, la prima fiera “in presenza” dopo l’emergenza Covid 19, che ha comportato una netta frenata delle attività produttive e commerciali e che ha imposto per ragioni di sicurezza e prevenzione sanitaria la cancellazione delle manifestazioni fieristiche in calendario nel 2020.
«In considerazione di questo - ha spiegato nel corso della conferenza stampa, il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti - l’Eima di febbraio deve essere la manifestazione di riferimento anche per quanto riguarda i criteri e i presidi per la sicurezza delle aziende espositrici e della vasta platea dei visitatori e degli operatori economici presenti, offrendo standard del più alto livello con presidi medici specializzati. Questi debbono tener conto delle norme generali fissate dalle autorità politiche e sanitarie nazionali e internazionali - ha aggiunto Malavolti - ma integrandole con criteri organizzativi e logistici specificamente pensati per questa rassegna».
Mercato in sofferenza
La conferenza stampa di presentazione dell’Edp è stata anche l’occasione per fare il punto sul mercato delle macchine agricole. Partendo dalle stime del Fondo Monetario Internazionale per il 2020 (calo della produzione a livello globale intorno al 4,9%, con un passivo del 3% per le economie emergenti, ed un crollo addirittura dell’8% per le economie avanzate), il presidente di FederUnacoma ha evidenziato come questo non possa non avere riflessi anche sul settore della meccanica agricola. «La crisi sanitaria è intervenuta in una fase già critica per il settore - ha spiegato Alessandro Malavolti - visto che già nel 2019 l’andamento del mercato era risultato in calo e che anche nei primi tre mesi dell’anno in corso le vendite avevano accusato un passivo abbastanza consistente».
Le elaborazioni FederUnacoma sui dati Agrievolution indicano infatti nel 2019 un saldo negativo per le trattrici pari al 5,6% in termini di unità, causato soprattutto dalla performance negativa dei due colossi asiatici India e Cina, rispettivamente in calo del 9,1% e del 9,9%, solo in parte compensata dal buon risultato dei mercati Europeo (+7,9%) e statunitense (+3,7%). Dopo la chiusura negativa del 2019, nei primi tre mesi del 2020le vendite di trattrici registravano un ulteriore calo su tutti i principali mercati: gli Stati Uniti risultavano in perdita del 7,6%, l’Europa del 4,9%, l’India dell’11,5%, la Federazione Russa del 6,2%, il Giappone del 28,8%.
«I dati sul mercato delle trattrici nei mesi di aprile e maggio che più direttamente hanno risentito del blocco delle attività per l’emergenza Covid - ha concluso Malavolti - indicano in Europa cali rispettivamente del 25,8% e del 22,6%, con una riduzione complessiva del 12% nei primi cinque mesi dell’anno. Per quanto riguarda l’Italia, stimiamo un mercato 2020 intorno alle 15/16mila unità, per un calo quindi di circa il 15% rispetto al 2019. Le macchine di medio-alta potenza hanno retto meglio in questo primo semestre rispetto a quelle sotto i 100 cavalli, grazie a incentivi come credito d’imposta, Sabatini e bando Inail, cosa che ha contribuito al brusco arresto del mercato dell’usato (-28,2% nei primi cinque mesi dell’anno)».