Macchine agricole, costi insostenibili per i costruttori

L'allarme di Federunacoma: l’industria italiana di settore rischia di perdere consistenti quote di mercato a vantaggio di Paesi come Cina, India e Turchia

L’industria dei trattori, delle macchine agricole e della relativa componentistica - un settore di punta della meccanica italiana, con un fatturato annuo superiore ai 13 miliardi di euro - rischia di uscire dal mercato. A lanciare l'allarme è la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole Federunacoma con una nota.

Impossibile non aumentare i prezzi

I prezzi di vendita al pubblico stanno infatti salendo oltre ogni previsione a causa dell’aumento dei costi di produzione, particolarmente onerosi per un comparto che ha processi di lavorazione energivori, che utilizza in larga misura materiali ferrosi, plastiche e semiconduttori, e che è gravato da spese di trasporto e stoccaggio cresciute in modo imponente da due anni e mezzo a questa parte. Negli ultimi sei mesi - spiega l'associazione - il prezzo cumulativo delle varie fonti energetiche è cresciuto del 110%, e la voce energia, che prima dell’emergenza Covid incideva nella misura del 3,9% sul totale dei costi di produzione, potrebbe salire fino al 10,2% a fine anno (stima di Confindustria sulla base dei valori medi di agosto).

Sul fronte dei materiali, il prezzo complessivo degli acciai a caldo, degli acciai legati e della ghisa è cresciuto in un anno fra il 30 e il 40%, mentre quello delle plastiche è aumentato fra il 20 e il 30%. A queste voci di costo si aggiunge quella relativa ai trasporti, che risulta quattro volte superiore rispetto al dato pre-Covid.

«Nella prima metà dell’anno le nostre imprese sono riuscite ad assorbire l’aumento dei costi senza particolari rincari sul prezzo finale dei prodotti – spiega il presidente di Federunacoma Alessandro Malavolti – in parte attingendo alle forniture precedentemente immagazzinate in parte riducendo i propri utili. Ma il perdurare dell’emergenza non lascia più margini e costringe molte imprese ad aggiornare i propri listini, con effetti sul mercato distorsivi e pericolosi».

macchine agricole
Alessandro Malavolti

Concorrenza asiatica favorita dai costi dell'energia

Nel segmento delle trattrici si stimano già ora incrementi di prezzo intorno al 15% rispetto all’anno scorso, nel segmento delle attrezzature i listini crescono in media del 10% e in quello della componentistica del 10-12%. «L’aumento dei listini raffredda il mercato proprio nel momento in cui la domanda di macchinario agricolo è in crescita a livello globale – sostiene Malavolti – e favorisce oltremodo quei Paesi come la Cina, l’India o la Turchia nei quali la quotazione dell’energia è rimasta sostanzialmente invariata, mantenendo bassi i costi di produzione e consentendo politiche di marketing particolarmente aggressive. L’incertezza politica che attualmente grava sul nostro Paese non consente di fronteggiare l’emergenza con la necessaria efficacia – conclude Malavolti – e anche dopo le elezioni non sarà facile mettere in atto, in tempi rapidi, una strategia che sostenga il settore in modo sistemico, cioè tenendo conto di tutte le variabili (energia, materie prime, trasporto, stoccaggio, prezzo finale, concorrenza estera, ulteriore aumento dei prezzi delle forniture) che influenzano il settore in modo sempre più allarmante».

Macchine agricole, costi insostenibili per i costruttori - Ultima modifica: 2022-09-21T12:17:51+02:00 da Redazione Terra e Vita

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