“Abbiamo bisogno di contadini, di poeti, gente che sa fare il pane, che ama gli alberi e riconosce il vento. Più che l’anno della crescita, ci vorrebbe l’anno dell’attenzione. Attenzione a chi cade, al sole che nasce e che muore, ai ragazzi che crescono, attenzione anche a un semplice lampione, a un muro scrostato. Oggi essere rivoluzionari significa togliere più che aggiungere, rallentare più che accelerare, significa dare valore al silenzio, al buio, alla luce, alla fragilità, alla dolcezza”. Si è aperto con questi versi di Franco Arminio l’evento “Prospettive rurali” un racconto del mondo agricolo tra innovazione e cultura della sostenibilità, con al centro le iniziative della Rete Rurale Nazionale nel periodo post-pandemico e uno sguardo sulle prospettive future del settore primario, svoltosi nella suggestiva cornice del complesso monumentale dell’Acquario Romano.
In rete grazie alla Rete
Il Psn della nuova Pac 2023-2027 ha come obiettivo incentivare l’innovazione e la sostenibilità ambientale, economica e sociale dell’agricoltura puntando sui giovani, sul recupero delle aree interne e marginali, sul lavoro agricolo di qualità e sulla formazione. Temi cari da sempre alla Rete Rurale Nazionale che anche durante la programmazione 2014-2022 si è impegnata per coinvolgere i portatori d’interesse, supportare le autorità di gestione dei Psr, cercando anche di coinvolgere il più possibile la società civile con il racconto delle storie dei beneficiari dei fondi, concorsi, report, eventi e mostre. Un insieme di attività che ha generato un sistema strutturato di persone che comunicano tra loro e crescono in conoscenze e consapevolezza.
Europa, Italia, Regioni
«È fondamentale porre attenzione al rafforzamento della produttività delle aziende agricole – ha detto il ministro dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida –. Dobbiamo ragionare sulla sostenibilità ambientale, misurata però anche a un altro obiettivo fondamentale che è quello della sostenibilità produttiva, che garantisce attraverso la realizzazione di redditi per le imprese anche quella equità sociale che tutti noi ricerchiamo. La stagione che si apre è molto delicata perché si introduce un modello nuovo di governance e di sviluppo, in cui le Regioni hanno certamente un ruolo fondamentale, ma che torna ad avere come cardine il governo nazionale. Questo – ha concluso il ministro – nell’ottica di una strategia che, in linea con quella europea, deve provare a riportare il quadro dello sviluppo del mondo agricolo a canoni che permettano di garantire e mantenere quella solidità in termini di risorse e di approvvigionamenti che in questa fase della storia cominciamo a percepire possa venire meno per eventi contingenti».
Una web serie sulla ruralità
Oltre agli interventi istituzionali e al racconto delle storie degli agricoltori, durante l’evento ci sono stati tre talk show dedicati a fotografia, musica e gastronomia. La direttrice generale Disr del Masaf Simona Angelini ha lanciato in anteprima la web serie della RRN “Oltre la città”, una storia che mette al centro giovani, innovazione, ruralità e networking e ha annunciato i vincitori del Premio “Best Practice dell’Italia rurale”: 1° “Nido di Seta Società cooperativa agricola” – San Floro (CZ), Calabria; 2° “Centro Cicogne e Anatidi Azienda agricola Bruno Vaschetti” – Racconigi (TO), Piemonte; 3° “Orominerva Azienda Agricola” Cerro al Volturno (IS), Molise.
Leggendo il tuo articolo mi sono vista gente che fa il pane per cercare di andare avanti poiché alle età 57 anni non è facile andate via dalla Puglia dopo aver investito i miei piccoli risparmi nel acquistare 2 ha di terreno adesso sto perdendo gli ulivi per la xylella e dura.