SPECIALE LAVORAZIONE TERRENO

Sodo e precision farming un connubio perfetto

Entrambe le tecniche mirano a ridurre gli input nella coltivazione. E, se usate assieme, generano ulteriori vantaggi

L’agricoltura di precisione (AP) sviluppata a supporto dell’agricoltura convenzionale trova, nell’ambito delle colture estensive, la sua più efficace applicazione nell’agricoltura conservativa (AC) e all’interno di questa, soprattutto nella semina su sodo. Queste due tecniche di gestione condividono una logica generale che possiamo sinteticamente riassumere “nel non fare ciò che non è utile e nel fare bene ciò che invece lo è”. Entrambe le tecniche mirano a ridurre fortemente gli input nella coltivazione, comportando un risparmio di lavoro manuale, ed entrambe richiedono una buona conoscenza agronomica, necessaria per valorizzare le informazioni (AP) e interpretare tempestivamente le esigenze agronomiche della coltura (AC). Il loro connubio è quindi auspicabile proprio perché genera una serie di ulteriori vantaggi per entrambe le tecniche rispetto alla loro applicazione separata. Anche se le due tecniche possono essere adottate per gradi (ad esempio solo i sistemi di guida automatica o assistita nel caso della AP, o solo minime lavorazioni superficiali nel caso della AC) nel prosieguo si farà prevalentemente riferimento a un’adozione completa delle tue tecniche di gestione.

Livellamento

La non lavorazione dei suoli può, in determinate situazioni, ridurre la capacità di assorbire l’acqua di pioggia. Disporre di una corretta sistemazione del terreno in grado di offrire un rapido allontanamento delle acque in eccesso, consente di minimizzare la durata dei periodi di ristagno con evidenti vantaggi per la coltura. Le operazioni di livellamento condotte con sistemi basati su emittenti laser possono essere sostituite da sistemi Gps che offrono una serie di vantaggi non trascurabili. Con il livellamento Gps si eliminano, infatti, tutti i “fattori di disturbo” ai quali sono soggetti i sistemi laser, come il vento, la polvere, la nebbia, gli ostacoli naturali e la distanza. Questa maggiore indipendenza dalle condizioni meteorologiche e ambientali consente di ampliare i tempi di lavoro dei mezzi. Inoltre, il rilievo delle quote e il progetto stesso di spianamento possono essere effettuati direttamente in campo, in pochi minuti, prima dell’inizio delle operazioni. Infine, il sistema memorizza la morfologia dell’area orientando il lavoro di sterro e riporto nelle aree ove questo è necessario, riducendo i tempi ed i costi di lavorazione.

Alcuni strumenti, quelli dotati di 2 sistemi riceventi integrati, sono in grado di fornire oltre alle funzioni per il livellamento anche il supporto per la guida e le funzioni tipiche della AP. In pratica sono disponibili sistemi Gps integrati con le funzioni richieste per il livellamento, permettendo di operare negli anni il monitoraggio delle sistemazioni agrarie aziendali.

Semina

L’impiego di dispositivi di supporto alla guida o di veri e propri sistemi di guida automatica favorisce un più rapido e preciso impianto della coltura, soprattutto quando questa avviene su terreno non lavorato. La semina su sodo normalmente si svolge su un terreno ricco di residui colturali, ad esempio quelli di frumento e mais particolarmente abbondanti, che possono ingolfare il tracciafile e rendere poco visibile la sua traccia. Il ricorso a dispositivi di guida governati da rilevazioni satellitari consente di mantenere costante la distanza fra le passate sul campo e quindi pervenire a una maggiore regolarità di semina.

Meno evidenti sembrano essere i vantaggi offerti da questi sistemi negli interventi di minima lavorazione, ma non è sempre così. In particolare, quando si effettuano minime molto superficiali (come ad esempio quelle prescritte dalla relativa misura del Psr lombardo), il corretto impiego delle attrezzature specializzate in questa tipologia di lavorazione (come le attrezzature per la lavorazione delle stoppie) prevede velocità di avanzamento molto elevate, superiori ai 10-12 km/h.

Gli effetti dell’interazione fra gli organi meccanici e il suolo si modificano al progredire della velocità, migliorandosi: formazione di biopori conseguenti all’azione di strappo dei culmi delle colture e dei cespi della coltura precedente, disgregazione del terreno con formazione di zolle di dimensioni compatibili con gli organi di deposizione e copertura delle seminatrici, limitato interramento del residuo, imbrattamento del residuo col suolo per favorire l’avvio dei processi di umificazione.

È evidente che a tali velocità, con attrezzature di ampia larghezza e in presenza di residuo colturale (che la minima lavorazione non deve interrare, tutt’al più miscelare parzialmente), non sempre è facilmente distinguibile l’area lavorata da quella non lavorata. Anche in questo caso i sistemi di guida automatica migliorano l’efficienza del cantiere di lavoro, evitando sovrapposizioni fra le passate e garantendo un più rapido svolgimento delle manovre, che viene mantenuta durante tutta la giornata lavorativa, a prescindere dall’inevitabile riduzione dell’attenzione dell’operatore dovuta alla stanchezza.

Distribuzione di agrochimici

Nella AC diserbo e concimazione sono realizzati con prodotti e tecniche diverse rispetto all’agricoltura convenzionale. Ad esempio, nella semina su sodo il controllo delle infestanti non può avvalersi del contributo fornito dalle macchine e, soprattutto i primi anni, deve confrontarsi con problemi specifici. La concimazione nella AC tende a privilegiare i sistemi di distribuzione localizzata sia durante la semina (sempre per interramento) che nelle fasi successive (per interramento o distribuzione superficiale). In particolare, risulta interessante l’adozione della concimazione liquida distribuita con irroratrici.

L’impiego di sistemi di rilevamento di grande precisione (errore massimo 2 cm), consente di effettuare interventi localizzati e o diversificati in base a mappe di prescrizione di concimazione o trattamento anche con coltura in atto.

Disporre di questi dispositivi migliora la produttività del lavoro perché permette maggiori velocità, migliora la tempestività perché offre la possibilità di lavorare con la stessa precisione anche in condizioni di scarsa visibilità o di notte, migliora la precisione perché riduce la possibilità di errore umano. Utile in questo contesto, sia per le operazioni di semina che per quelle di distribuzione di prodotti effettuata con irroratrici, la possibilità offerta da dispositivi specifici connessi al Gps di escludere temporaneamente e in base agli esiti della georeferenziazione linee di semina o sezioni della barra.

Questi sistemi di controllo automatico delle sezioni, interagendo con il sistema di guida Gps e con l’attrezzatura, gestiscono automaticamente l’apertura e la chiusura delle linee di semina o dei settori della barra, sollevando l’operatore dall’intervento manuale soggetto a errori variabili in funzione della sua attenzione, della visibilità e della stanchezza.

In questo modo si evita sia la distribuzione di prodotti dove non è prevista sia la sovrapposizione nella distribuzione di agrochimici e quindi, in definitiva, sprechi di prodotto. Inoltre, si evitano i problemi di fitotossicità, causati proprio dalla sovrapposizione delle passate durante la distribuzione, che non sempre si manifestano in modo evidente, ma con maggior frequenza di quanto ci si possa attendere sono causa di riduzioni della produzione. Non da ultimo, vi sono poi da considerare i benefici derivanti dalla riduzione dell’impatto sull’ambiente e dalla maggiore garanzia di tutela della salute del consumatore. Le attrezzature che operano la distribuzione di prodotti sia in forma solida che liquida possono essere corredate di attuatori in grado di modificare le dosi distribuite sulla scorta di informazioni riversate e gestite dal sistema Gps. È questa l’applicazione completa della AP che consente di modulare l’input in base all’effettivo bisogno. Come discusso in sintesi successivamente, anche questo aspetto trova nella AC una piena e completa valorizzazione.

Raccolta

Nelle applicazioni italiane della semina su sodo si rilevano ancora molti casi nei quali la produttività dei terreni è soggetta a fluttuazioni (soprattutto nei primi anni) poco comprensibili a un’analisi superficiale. Monitorare e analizzare negli anni l’andamento della produttività delle colture è un aspetto fondamentale per poter implementare con successo la AC. L’adozione di sistemi di misura della produzione connessi a sistemi Gps che ne garantiscano la georeferenziazione offrono la possibilità di monitorare le variazioni anche su aree di superficie contenuta. Queste informazioni possono essere sintetizzate in mappe di produzione che sono l’elemento base per realizzare le mappe di prescrizione in base alle quali distribuire gli input (non solo agrochimici, ma anche quelli relativi alle lavorazioni).

Ai motivi che, nell’agricoltura convenzionale, possono determinare un calo della produttività della coltura, nella AC se ne aggiungono altri di specifici e generalmente legati a una perdita della porosità del suolo, ad attacchi di parassiti inusuali (come ad esempio le limacce, che tendono a colpire aree circoscritte), all’instaurarsi di una flora infestante atipica e talvolta delimitata in determinate aree. Questi e altri generano problematiche produttive che, a un’attenta analisi delle mappe di produzione, possono essere individuate già alle prime manifestazioni consentendo di intervenire per tempo.

In particolare, gli interventi di recupero della porosità, che consistono in lavorazioni profonde sino a 40 cm condotte con attrezzature ad ancora capaci di minimizzare il disturbo arrecato alla superficie del terreno, possono, grazie a questo approccio di precisione, essere limitate agli appezzamenti e anche solo alle parti di esso effettivamente soggette a questo problema. Un terreno sodo ecologicamente in equilibrio va assolutamente preservato, perché costituisce una risorsa per l’azienda agricola. È quindi opportuno orientare gli eventuali interventi meccanici di recupero della fertilità del suolo alle aree che effettivamente ne dimostrino la necessità.

Sodo e precision farming un connubio perfetto - Ultima modifica: 2013-04-12T11:40:34+02:00 da nova Agricoltura

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