La Regione ha sviluppato un piano di difesa che prevede l’utilizzo dei droni per la distribuzione di prodotti fitosanitari
Negli ultimi anni l’agricoltura lombarda ha dovuto subire pesanti danni causati da insetti alieni e malattie. Molti settori sono stati colpiti, in particolar modo quelli frutticolo, orticolo e olivicolo. Proteggere le piante e le coltivazioni da parassiti e malattie rappresenta quindi un investimento per la salvaguardia del patrimonio vegetale, ma anche una valida strategia per ridurre le perdite produttive e tutelare la funzione sociale che il verde riveste. La Regione Lombardia è particolarmente sensibile alla tutela della salute delle piante, siano esse fonte di reddito o parte dell’arredo delle nostre città. I prodotti fitosanitari rappresentano un mezzo tecnico strategico in tutti i processi produttivi agricoli, sia integrati che biologici. L'ente guidato da Attilio Fontana ha sviluppato un piano di difesa che prevede l’utilizzo dei droni per la distribuzione di prodotti fitosanitari a protezione delle colture, partendo dalla sperimentazione su olivo, riso e vite. Le prime sperimentazioni, dopo l’approvazione del piano da parte del ministero, sono iniziate in provincia di Pavia e di Sondrio. Presto saranno effettuate anche in provincia di Brescia.
Le attività progettuali sono state sottoposte, nel rispetto della normativa vigente, al ministero della Salute per le verifiche dei gruppi di esperti e le relative autorizzazioni. La proposta del nostro progetto è stata apprezzata per la completezza e solo a fronte di piccole integrazioni è stata rapidamente autorizzata. Ogni intervento è preventivamente notificato al Ministero della Salute e alle Ats competente per territorio.
Rolfi: «Adeguare le regole alla tecnologia»
«Servono progetti innovativi per far fronte ai problemi che stanno mettendo in ginocchio alcune filiere – ha detto l'assessore regionale all'Agricoltura Fabio Rolfi –. Con questo piano valuteremo l’efficacia dei droni per raggiungere zone meno accessibili, per valutare la precisione della distribuzione e quantificare anche i risparmi per le aziende in termini economici e di lavoro. Tutte le prove sono realizzate con prodotti fitosanitari autorizzati per le colture nel rispetto dei dosaggi di etichetta e il monitoraggio sarà costante per garantire qualità e sostenibilità ambientale – ha aggiunto –. Una volta ottenuti i risultati valuteremo l’utilizzo su più larga scala. Abbiamo iniziato dal riso in Lomellina e dalle viti a Sondrio. A breve sono previsti i primi interventi anche sulle olive a Desenzano del Garda».
«Purtroppo la normativa nazionale non prevede l’utilizzo dei droni per l’applicazione di prodotti fitosanitari – ha aggiunto l'assessore –. Il nostro piano, primo a livello nazionale, farà da apripista a tutto il comparto italiano. Ci aspettiamo ottimi risultati. Da qui deve partire anche un adeguamento della legge. La difesa fitosanitaria è uno dei temi chiave per il futuro. I droni sono ormai usati in tutto il mondo. Non possiamo sempre restare indietro a causa della burocrazia».
Progetto olivo in provincia di Brescia
Negli ultimi anni il settore olivicolo lombardo ha subito una crescente pressione per via del manifestarsi di nuove problematiche fitosanitarie (Cascola verde, cimice asiatica e tignola rodiscorza) oltre a quelle storiche, come la mosca dell’olivo, che nel complesso hanno significativamente compromesso la capacità produttiva del comparto. Nel 2019 si è registrata una perdita pari al 90% rispetto al triennio 2016-2018. Se nel 2020 la produzione di olive si è attestata intorno alle 5700 tonnellate, il 2021 è risultato un anno ancora più nero con una produzione di sole 1200 tonnellate.
L’obiettivo di questo sottoprogetto è quello di sperimentare una strategia di applicazione efficace e innovativa per la difesa dalla mosca dell’olivo in alcuni oliveti lombardi che combini l’impiego dei droni e di esche insetticide autorizzate. L’area presso la quale sarà condotta la sperimentazione si trova a Desenzano del Garda (BS). I risultati ottenuti dalla sperimentazione saranno valutati e confrontati con le strategie tradizionali in termini di efficacia, economicità e fattibilità. L’efficacia dei trattamenti sarà valutata mediante il calcolo della percentuale di infestazione presente su un campione di 100 olive prelevato in campo.
Progetto riso in provincia di Pavia
La Lombardia produce più del 40% del riso italiano. La produzione annuale è minacciata dalla considerevole schiera di erbe infestanti che caratterizzano le risaie: il giavone bianco e rosso, lo zigolo, il quadrettone, il cucchiaio, le eterantere, il giunco fiorito e soprattutto il riso crodo.
Oltre alle malerbe, il riso ha altri nemici naturali, quali il coleottero punteruolo acquatico e la patologia fungina nota come brusone. Negli ultimi anni la disponibilità di mezzi chimici per contrastare le avversità si è notevolmente ridotto. L’utilizzo del drone consente di tutelare le coltivazioni dalle specie infestanti e di tutelare la biodiversità. La sperimentazione vede coinvolti due appezzamenti di terreno ubicati nel Comune di Rosasco (PV), in località Rivoltella.
Progetto vite in provincia di Sondrio
La coltivazione della vite, soprattutto in montagna, comporta notevoli difficoltà di ordine organizzativo e operativo, legate soprattutto all’impossibilità, nella maggior parte dei casi, di accedere ai vigneti con mezzi meccanici; tale impedimento è valido anche per quanto riguarda i trattamenti fitosanitari. L’obiettivo è quello di validare, da un punto di vista tecnico, la distribuzione di prodotti fitosanitari mediante l’utilizzo di droni, valutando contemporaneamente la qualità di bagnatura in termini di efficacia del trattamento in confronto ai tradizionali metodi di distribuzione, nonché la possibilità di riduzione degli apporti di prodotti fitosanitari per unità di superficie. L’attività sperimentale è prevista in due siti distinti in località Triasso e nel vigneto della Fondazione Fojanini.