Micro ortaggi, la resilienza dei Mugnuli

micro ortaggi
Anche in condizioni non ottimali di luce e temperatura questa varietà locale di cavolo broccolo garantisce una produzione ricca di antiossidanti

Per la produzione di micro ortaggi sono sempre più ricercati genotipi in grado di conquistare il consumatore per forma, dimensione, colore, consistenza e/o sapore. Essendo coltivati in ambiente protetto, in serra o al chiuso con luce artificiale, non sempre i micro ortaggi hanno i caratteri desiderati dal produttore e dal consumatore (ad esempio dai ristoratori che li utilizzano per guarnire i piatti). In questa ricerca pubblicata dai ricercatori dell’Università di Bari Aldo Moro i Mugnuli, varietà locale progenitrice del cavolo broccolo, hanno dimostrato di avere una maggiore resilienza, e la pubblicazione che riporta i risultati della sperimentazione ha conquistato la copertina del numero di maggio della rivista internazionale Agronomy.

In serra e in camera di crescita

Nell’attività di ricerca svolta presso le strutture del Dipartimento di Scienza Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari, nell’ambito del progetto di ricerca Soilless-GO, finanziato dalla Sottomisura 16.2 del Psr Puglia 2014-2020 (supporto per progetti pilota e sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie e disseminazione dei risultati ottenuti dai Gruppi Operativi), coordinato dal professor Pietro Santamaria, sono state coltivate due varietà di broccoli (Brassica oleracea L. var. italica) in serra (in condizioni di luce naturale) e in camera di crescita (con tre spettri di radiazione artificiale: spettro di controllo con caratteristiche simili alla radiazione solare; 100% blue; controllo sostituito dalla radiazione blu otto giorni dopo la germinazione). L’attività è stata condotta nel periodo primaverile.

Pertanto, grazie alle migliori condizioni di intensità della radiazione solare e della temperatura, rispetto alla camera di crescita, in serra i ricercatori hanno rilevato un ciclo produttivo più breve e un aumento della quantità di sostanza fresca e secca. Inoltre, la maggior quantità di radiazione assorbita dai micro ortaggi all’interno della serra rispetto alla camera di crescita ha determinato l’aumento della concentrazione di polifenoli e sostanze antiossidanti nei tessuti. Invece, confrontando le produzioni ottenute in camera di crescita è emerso che lo spettro di illuminazione ‘controllo’ (contenente radiazione rossa, blu e rosso lontano) migliora la produttività e le caratteristiche nutrizionali dei micro-ortaggi di broccolo, rispetto ai trattamenti con lo spettro blu preponderante in relazione alle altre lunghezze d’onda.

Il fattore rusticità

Infine, dal confronto tra i genotipi utilizzati, i Mugnuli, antica forma di broccolo dalla cima piccola e brattee fiorali più grandi, tradizionalmente coltivati nel Salento, dove vengono anche chiamati “mugnuli” o “spuriatu” o “spuntature” o “cavolo povero”, confermano i risultati di studi precedenti effettuati su altre varietà locali: essendo popolazioni più rustiche, si adattano meglio degli ibridi a condizioni di coltivazione sub-ottimali e contengono un più alto contenuto di sostanze ad azione bioattiva. Infatti, anche se in serra la produttività e il contenuto di polifenoli e antiossidanti è stato leggermente superiore nel ‘Broccolo Natalino’ rispetto ai Mugnuli, in camera di crescita, soprattutto con l’aumentare della quantità di radiazione blu fornita, i Mugnuli hanno evidenziato una maggiore resilienza al variare della radiazione luminosa rispetto al ‘Broccolo Natalino’, riducendo solo lievemente la produttività e il contenuto di polifenoli ed antiossidanti, mentre il ‘Broccolo Natalino’ ha evidenziato un crollo delle performance.

In conclusione, questa nuova ricerca dimostra che entrambi i genotipi proposti nell’attività sperimentale si prestano bene alla coltivazione dei micro ortaggi, ma nel periodo primaverile sarebbe opportuno sfruttare la radiazione naturale piuttosto che effettuare la coltivazione in ambienti chiusi. Tuttavia, selezionando il giusto spettro di emissione, anche in camera di crescita posso essere ottenute produzioni di micro ortaggi rilevanti; tuttavia, bisogna porre più attenzione alla scelta del genotipo da utilizzare, privilegiando varietà locali come i Mugnuli, che riescono ad esprimere il loro potenziale produttivo e nutrizionale anche in condizioni sub ottimali.

Micro ortaggi, la resilienza dei Mugnuli - Ultima modifica: 2022-05-31T15:00:04+02:00 da Redazione Terra e Vita

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