La Regione Basilicata ha attivato i bandi di cooperazione relativi all’innovazione e alla ricerca. Ammonta a 4,3 milioni di euro la dotazione finanziaria del primo pacchetto 2017 del Psr Basilicata 2014-2020 di cui 2,8 milioni di euro per la Misura 16.1 a sostegno dei Gruppi Operativi (GO) e 1,5 milioni di euro per la Misura 10.2 che sostiene la biodiversità e le risorse genetiche vegetali e animali in agricoltura.
«Il 2017 comincia nel solco dell’innovazione e della ricerca oltre che con la tutela della biodiversità - ha detto l’assessore alle Politiche agricole Luca Braia - proseguendo con i primi due bandi, nel cambio di passo intrapreso con la nuova programmazione che ha visto nel 2016 ben dieci bandi e tre manifestazioni di interesse e, a oggi, oltre 165 milioni di euro impegnati, pari al 24% e oltre 44 milioni già liquidati (6,5%). Due milioni e 800mila euro - prosegue Braia - è la dotazione finanziaria di cui abbiamo voluto dotare la Misura 16.1 a sostegno dei Gruppi Operativi (GO) che realizzeranno le azioni previste dai Pei (Partenariato Europeo per l’Innovazione “Produttività e sostenibilità dell’agricoltura”), dopo la partecipazione alla manifestazione di interesse attraverso cui si è potuto delineare lo scenario nel quale le istanze del comparto agricolo hanno incrociato le potenzialità della ricerca e dell’innovazione esistente in Basilicata, indicando le direzioni principali di lavoro. La costituzione dei Gruppi Operativi (GO) è condizione fondamentale per rendere competitivo il comparto agricolo lucano che deve innovare e caratterizzare sempre più le proprie produzioni per renderle distintive e legate al territorio, in questo mercato sempre più globalizzato che prova a rendere tutto indistinto ed omologato. Tale azione - ha concluso Braia - incrocia anche la strategia di stimolare e promuovere in Basilicata l’innovazione tecnologica, organizzativa o sociale in agricoltura, nei settori tradizionali e nei settori minori e trasversali, oltre che in quello forestale per il quale dobbiamo cominciare un percorso virtuoso di valorizzazione. Da mesi lavoriamo in questa direzione incoraggiando e stimolando tutti gli attori operanti a diversi livelli istituzionali, geografici e settoriali a collaborare al fine di creare sinergie e contribuire agli obiettivi di crescita e di sviluppo attraverso progetti concreti e dal risvolto pratico, che rispondano alle esigenze del comparto in maniera innovativa e facendo sistema ed aggregazione».
«Tra le novità - ha evidenziato Rocco Vittorio Restaino, AdG Feasr - l’obbligo di mettere a disposizione della Regione Basilicata e delle sue agenzie di divulgazione, i progetti che verranno presentati, finanziati e realizzati, al fine di garantire non solo la conoscenza dei risultati ottenuti ma anche la diffusione all’intero comparto della ricerca effettuata e applicata su tematiche quali innovazione di processo e di prodotto delle filiere produttive (vitivinicola, lattiero-casearia, zootecnia da carne, cerealicola, ortofrutta, oleicola, agroindustria, fungo cardoncello, piante aromatiche ed officinali, canapa), valorizzazione integrata di altre filiere minori, nutraceutica, benessere animale, gestione delle risorse idriche, biodiversità, agricoltura di precisione, rifiuti agricoli, agricoltura sociale e gestione sostenibile delle foreste».
L’inoltro della domanda di aiuto per la Misura 16.1 va fatta entro il 31 maggio 2017, utilizzando il sistema informatico del Sian e la proposta di progetto attraverso l’applicativo disponibile sul sito http://progettigo.basilicatapsr.it.
«La sottomisura 10.2 - ha dichiarato il direttore generale Giovanni Oliva - prevede il sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura da parte di enti e istituti pubblici e privati di ricerca (settore agrobiodiversità), con l’obiettivo di mantenere e aumentare la loro consistenza. A breve è prevista l’uscita anche del bando destinato alle filiere e sono in fase di istruttoria le 18 domande pervenute per la Misura 3.2 Informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. Per quanto riguarda la sottomisura 10.2 - ha spiegato infine Oliva - l’inoltro della domanda di aiuto va fatto sempre utilizzando il sistema informatico del Sian entro il 15 giugno 2017. Possono presentare domanda di aiuto enti e istituti pubblici e privati che operano nel campo della ricerca (settore agrobiodiversità), comprese le Università».