La Pac post 2020 sarà più "leggera", ma saranno stanziati 10 miliardi di euro per la diffusione dell’uso dei big data in agricoltura, assicurare la tracciabilità dei prodotti alimentari e fornire migliori consigli scientifici sui prodotti alimentari. La ricerca dedicata al settore aumenterà da 6 miliardi di euro di Horizon 2020, a 10 miliardi di euro nel prossimo ciclo di bilancio.
«L’unione di digitale e fisico in agricoltura richiede uno sforzo collaborativo che trova i Contoterzisti in prima linea – sottolinea il presidente dei Contoterzisti Aproniano Tassinari – tra le principali ricadute della rivoluzione digitale ci saranno, infatti, servizi agromeccanici nuovi che permetteranno ai contoterzisti 4.0 di raggiungere più clienti». Oltre ad aumentare la produzione, la qualità del prodotto e la comprensione dei suoli, oltre a ridurre gli input, la digitalizzazione semplificherà il lavoro permettendo un maggiore controllo dei costi di produzione e offrendo ai professionisti un supporto alle decisioni, importante per ridurre i rischi di imprese a cielo aperto.
«Al centro del programma 4.0 devono esserci i contoterzisti perché l’agricoltura digitale è contoterzismo - conclude Tassinari - per facilitare l’accesso alle ultime tecnologie è necessario però che i finanziamenti europei al digitale escludano chi sviluppa tecnologie chiuse. Ci auguriamo che il dibattito appena iniziato sul futuro della Pac possa portare a una politica efficace e davvero comune».