«Il 2020 è stato condizionato dall'emergenza Covid ma abbiamo comunque fornito risposte immediate e concrete al settore. Sono state attivate azioni di sburocratizzazione e di digitalizzazione. Grande soddisfazione è stata quella sull'avanzamento del Programma di sviluppo rurale e il raggiungimento dell'obiettivo di spesa». Così l'assessore alle Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata Francesco Fanelli illustrando i risultati ottenuti dal dipartimento nel corso del 2020 e lo scenario di riferimento per le attività in programma nel 2021.
Spesa poco sopra il 50%
La Regione ha raggiunto e superato seppure "in zona Cesarini", l'obiettivo dell'impegno delle risorse imposto dai Regolamenti europei fissato per la Basilicata, con una quota del 101,7%. Basso invece l'avanzamento della spesa, fermo al 52,51%. Peggio fanno solo Puglia, Marche e Abruzzo.
Al 31 dicembre 2020 la spesa sostenuta nell'anno è stata di circa 92,2 milioni di euro, di cui il 49% per investimenti tesi a conseguire l'obiettivo di competitività e innovazione del sistema agroalimentare, il 45% per interventi agro ambientali, il 3% per il programma Leader e il 3% per l'assistenza tecnica.
Le domande di pagamento istruite e ammesse a finanziamento sono state 5.714. «Abbiamo messo in campo anche una serie di azioni collegate all'emergenza Covid – ha aggiunto Fanelli – come l'intervento a favore del settore lattiero-caseario, del ristoro per aziende agrituristiche e fattorie didattiche e adesso è terminata la fase istruttoria per quelle aziende che hanno subito un danno durante la prima ondata con la riduzione del reddito di oltre il 30%».
Fanelli ha poi illustrato le altre principali attività e risultati del 2020: i 18 bandi del Psr, la Strategia locale Leader, l’organizzazione comune del mercato, la realizzazione del Sia-Rb (Sistema informativo agricolo della Regione Basilicata) a supporto del Psr 2014-2020, la revisione del regolamento regionale relativo al taglio boschi, le politiche venatorie con le azioni attivate sull’emergenza cinghiali.
Primo insediamento per 163 nuovi giovani imprenditori agricoli
Nel corso del 2020 sono stati finanziati 163 nuovi imprenditori beneficiari di un aiuto pro capite pari a 40.000 euro per investimenti finalizzati ad avviare attività extra-agricole nelle zone rurali, in comuni al di sotto dei 2000 abitanti in un contesto di ruralità a forte rischio di spopolamento, con uno stanziamento di 6,520 milioni di euro.
Una forte accelerazione è stata data alla realizzazione dei progetti che fanno capo alla quota Psr della Strategia Nazionale delle Aree Interne (circa 23 milioni di euro), politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione e i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.