La Commissione europea presenterà il 29 novembre la Comunicazione sul futuro della Pac, di cui abbiamo dettagliato i contenuti su Terra e Vita 33/2017.
In occasione dell’ultimo incontro del gruppo Pac interno al collegio dei Commissari, e prima dell’inizio dell’ultima tappa, la consultazione interservizi, sono state apportate alcune modifiche, anche sostanziali, alla bozza inizialmente circolata. In particolare viene chiarita con forza maggiore l’importanza dei pagamenti diretti quali primo strumento all’interno del primo pilastro, sfumando l’approccio “di programma” che sembrava dare la possibilità agli Stati membri anche di rinunciare agli aiuti diretti.
Per evitare di farne argomento di discussione già in questa fase, il paragrafo relativo al cofinanziamento del primo pilastro, che il testo precedente escludeva a priori, è stato eliminato. Oggi quindi non è proposto, ma nemmeno escluso.
Viene mantenuta la totale flessibilità a livello di Stati membri sulla gestione delle misure di greening nel primo pilastro, basata su indicatori.
Per quanto riguarda il plafonamento degli aiuti, inizialmente previsto tra i 60 e i 100.000 euro, si registra un passo indietro da parte della Commissione. Le cifre vengono eliminate ma si mantiene un riferimento generico a plafonamento e degressività, cosi come l’indicazione di una necessaria convergenza degli aiuti.