Il 29 novembre 2017, il commissario all’Agricoltura e allo sviluppo rurale Phil Hogan presenterà al Parlamento europeo una comunicazione della Commissione europea sulla Pac post 2020 dal titolo “Il futuro dell’agricoltura e dell’alimentazione”. Si tratta del primo documento ufficiale della Commissione europea sul futuro della Pac ed è particolarmente importante perché permette di comprendere i primi orientamenti. Una Pac più semplice e più intelligente: queste sono le parole chiave. Inoltre il documento propone un sostegno più equo, ancora basato sui pagamenti diretti, per favorire la resilienza dell’agricoltura e per sostenere il ruolo dell’agricoltura nella tutela ambientale e nei cambiamenti climatici.
Dopo il 29 novembre 2017, il percorso della nuova Pac prevede la pubblicazione delle proposte legislative entro il 2018, che dovrebbero essere approvate entro 2021. Questo percorso è reso incerto dal negoziato sulla Brexit e sul futuro Quadro Finanziario Pluriennale, per cui è difficile, a oggi, prevedere delle date precise.
La nuova Pac deve rispondere a sfide ben chiare, specialmente: - incrementare l’occupazione, la crescita e gli investimenti; - sfruttare il potenziale della bioeconomia, dell’economia circolare e dell’Unione dell’energia; - portare la ricerca e l’innovazione fuori dai laboratori, cioè nei campi e nei mercati; - connettere pienamente gli agricoltori e le campagne con l’economia digitale; - contribuire all’agenda della Commissione europea in tema di migrazioni; - contribuire a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi COP21 e degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG). Rispetto alla Pac attuale, ci sono molte nuove parole chiave: crescita intelligente, cambiamenti climatici, occupazione, bioeconomia, migrazioni, innovazione, economia digitale, cibo e salute.
Leggi su Terra e Vita n. 34/2017 le anticipazioni del prof Angelo Frascarelli su tutte le novità della Pac post-2020.