Finanziamenti agricoli

Pac, al Masaf un tavolo tecnico permanente

2 Febbraio 2024

Avviato confronto tecnico-politico sulle modifiche da apportare, nell’immediato, sulle misure della Politica agricola comune

Si è tenuta questa mattina, presso il salone Agricoltura del Masaf, la prima riunione del tavolo tecnico, convocato in maniera permanente, sulla Pac. Incontro al quale hanno partecipato le organizzazioni più rappresentative del comparto agricolo. La riunione, aperta dal ministro Francesco Lollobrigida, è stata il primo confronto tecnico-politico sulle modifiche da apportare, nell’immediato, alle misure della Politica agricola comune. Sul tavolo le criticità da migliorare per dare risposte agli agricoltori.

Farsi trovare pronti alle sfide della prossima Pac

Durante l'incontro, si è iniziato a ragionare in prospettiva per immaginare una nuova Pac, a partire dal 2027. L’obiettivo dichiarato è farsi trovare pronti alle prossime sfide.

Perché questo strumento, se ben attuato, come evidenziato, può diventare un elemento a difesa del reddito degli agricoltori ed essere all’altezza delle esigenze del modello produttivo italiano, per continuare a creare ricchezza.

La prossima settimana si terrà una nuova riunione con le maggiori associazioni e saranno coinvolte anche le organizzazioni minori del comparto.

Confagricoltura, agire velocemente su alcuni temi della Pac e portare le proposte al Consiglio agricolo europeo

Annamaria Barrile, direttrice generale di Confagricoltura

«Un confronto costruttivo – ha affermato il direttore generale di Confagricoltura, Annamaria Barrile – che ha portato la questione nelle sedi opportune. Come organizzazione siamo impegnati ai tavoli istituzionali ogni giorno ad ogni livello, in Italia e in Europa».

Barrile ha puntualizzato che sarà una tabella di marcia serrata per far sì che il ministro porti al Consiglio agricolo europeo il 26 febbraio, giorno in cui Confagricoltura ha convocato l’assemblea proprio a Bruxelles, le proposte di modifiche alla Pac necessarie.

«Apprezziamo l’intervento immediato del governo sulla normativa nazionale e la volontà di lavorare in vista della prossima programmazione. Ora occorre agire velocemente - ha proseguito - su alcuni temi della Pac, come gli ecoschemi e il regime sanzionatorio, oltre a rivalutare le politiche sulla condizionalità rafforzata e la soglia dei pagamenti nel nuovo contesto. La nostra posizione, che da sempre è stata critica rispetto all’attuale Pac in quanto inadeguata rispetto alle reali esigenze di produttività e competitività delle imprese agricole, è oggi condivisa a livello diffuso».